Gli Avogadori de Comun nella organizzazione della Serenissima
di Antonia dei Todeschi.
Continuiamo con la descrizione delle varie istituzioni della Serenissima. Agli occhi moderni può sembrare un elenco noioso e antiquato. Va invece analizzata l’estrema cura con cui si compensavano i poteri e si metteva ciascuno sotto il controllo di un altro.
Questa riflessione evidenzia che la longevità della Repubblica non fu un caso ma è da attribuirsi tra l’altro:
- alla solidità della struttura amministrativa che seppe darsi, paragonabile a quella di uno stato moderno, come vedremo in seguito. Struttura che sopravvive alla singola persona e si tramanda, adattandosi, attraverso i secoli. Questo spiega perché, ad esempio i vari ducati rinascimentali vissero una splendida gloria sotto la guida di persone eccezionali, per spegnersi con altrettanta rapidità nelle mani di eredi meno capaci.
- alla capacità di scegliere persone che agissero nel bene della cosa pubblica, pur non concedendo loro lo spazio e i modi per allargarsi a proprio beneficio.
Sempre impietosi i paragoni con la società contemporanea, ma non definiamoci nostalgici. Stiamo cercando insegnamenti e spunti per il futuro, che è il grande ruolo della Storia. Veniamo dunque a questo importante istituto.
La magistratura dell’Avogaria fu istituita all’incirca nel 1187. È infatti intorno a questi anni che si hanno le prime notizie sull’attività degli Avogadori che agli inizi avevano solo la facoltà di decidere sulle controversie tra fisco e privati.
Essi avevano il diritto di citare in tribunale gli usurpatori o ingiusti detentori di beni e costringerli alla restituzione dei medesimi. Col tempo le loro incombenze crebbero, soprattutto circa i delitti e l’esecuzione di alcune leggi politiche ed economiche dello stato. In seguito la funzione si delineò meglio e divenne quella di pubblici accusatori nei consigli (attuale Pubblico Ministero).
Almeno uno degli Avogadori doveva sempre presenziare alle sedute del Maggior Consiglio e del Senato. Nel Consiglio dei X la sua presenza era indispensabile, non solo quale garanzia legislativa, ma perché elemento insostituibile nella prassi istituzionale durante i processi. Gli Avogadori avevano inoltre il potere di inquisire in materia di mancata obbedienza agli ordini locali, di bollare gli scrigni per impedire peculato e malversazioni e di eseguire le confische. Loro compito fondamentale era quindi quello di tutelare le leggi e controllare che venissero applicate e osservate.
Essi erano tre, ma ne potevano essere aggiunti altri due per la revisione dei conti di coloro che avevano maneggiato denaro pubblico in tempo di guerra. La carica durava un anno, non era previsto il mandato zero o altre amenità moderne, e dopo il 1314 sedici mesi. Erano nominati dal Maggior Consiglio e operavano anche come organo giudicante per ciò che riguardava i casi di ingiurie , offese, controversie nella soluzione dei testamenti o per carte o scritture falsificate. Spettava loro la custodia del Libro d’Oro sul quale venivano registrati i matrimoni e le nascite della nobiltà, l’albero genealogico delle famiglie aristocratiche veneziane e del Libro d’Argento al quale erano iscritti i cittadini originari.
Vestivano con tunica violacea ornata da una stola rossa e disponevano di un arma legale importantissima cioè la facoltà di “intrometer quello che li par” ossia impugnare sentenze e sospendere qualsiasi deliberazione che secondo il loro giudizio non rispettasse le disposizioni di legge, oggi si parla di obbligatorietà della azione penale da parte dei magistrati, ma è dubbio il criterio di obbligatorietà. La loro assenza invalidava ogni seduta. Avevano la possibilità di citare in giudizio tutti coloro che ritenevano colpevoli di reato in seguito a denunce e accuse da parte di chi aveva subito l’offesa e iniziare un procedimento sia civile che penale.
Solo per procedere all’arresto dovevano avere il permesso della Quarantia Criminal, una funzione che oggi assomiglia al giudice del Riesame. Il loro potere però subì un progressivo deterioramento dopo la costituzione del Consiglio dei X ; le due magistrature furono spesso in contrasto per ragioni di competenza al punto che si cercò di limitare l’area del loro intervento al solo settore criminale esonerandoli da ingerenze sull’azione dei Rettori delle città di terraferma e di mare, togliendo loro la facoltà di ricevere i loro appelli che furono assegnati ad un altra magistratura detta degli Auditori Nuovi.
Ieri come oggi l’equilibrio tra le funzioni è delicato. Gli Avogadori, che erano in genere patrizi di grande esperienza, cultura, professionalità e prestigio personale, tentavano costantemente di allargarsi di settori a loro vietati e per contro il Maggior Consiglio o il Senato, la compensazione che funzionava bene, emanarono leggi atte a riportare l’azione di questi magistrati entro i limiti stabiliti in precedenza. Oggi nonostante il supposto progresso, il conflitto tra Stato e Regioni viene risolto con la Clausola di Supremazia, cioè lo stato dice comando io e basta, proposta nella bocciata riforma costituzionale, o togliendo deleghe, cioè lo stato dice faccio io che sono più bravo, ventilata dal governo nelle ultime settimane.
liberamente tratto da: “Itinerari segreti del Palazzo Ducale” di U. Franzoi
buon Veneto a tutti. queste rivelazioni storiche ci dovrebbero far capire la grandezza in saggezza,intelligenza ,onestà e civilta dei nostri Avi e impegnarci Tutti a difendere,diffondere e valorizzare il Passato del Nostro Veneto e del suo popolo. Avrei piacere sapere sulla storia dell Arena di VR, tutti la danno come una creazione Romana…invece a me risulta che è stata progettata dai Veneti e costruita molto tempo prima del Colosseo di RM, il quale al suo progetto hanno partecipato i Veneti eccelsi….
Ciao Moreno,
in primis ti prego di scusarci per il ritardo nel risponderti, ma dopo la scomparsa di uno dei membri fondatori siamo entrati in una fase di stallo che si è protratta più del previsto, ora però stiamo tornando operativi!
Tornando al tuo commento, non possiamo che concordare con te difatti la nostra mission è proprio diffondere la conoscenza della Storia e della cultura Veneta.
Motivo per cui non posso sbilanciarmi nel commentare la parte dell’Arena di Verona, ma ci hai dato uno spunto interessante e non è detto che in futuro non faremo un articolo ad hoc. Resta sintonizzato!