I FALSI INVALIDI ? IN GALERA! QUESTO PERO’ NELLA REPUBBLICA MARCIANA.
Non date retta a chi vi parla di oligarchia tirannica, a proposito della Repubblica di san Marco! Fu un governo aristocratico, ma nel senso più alto del termine,in cui una élite prendeva le decisioni solo ed esclusivamente per l’interesse di tutti, lasciando nel contempo grandissimi spazi per l’autogoverno delle tante piccole o grandi Nazioni che formavano il suo stato confederato. E ogni sforzo era fatto per aiutare gli ultimi, i più poveri ma guai A CHI ANCHE TRA QUESTI, NON RISPETTAVA LE REGOLE, CERCANDO DI FARE IL PARASSITA, sottraendo così risorse ai poveri veri. Insomma i “falsi invalidi”, se beccati, finivano a remare per qualche anno sulle galee, o in galera.
Di Brian Pullan
I documenti rimasti consentono di scorgere brevi squarci del mondo sotterraneo della mendicità professionale veneziana. Nel 1547, Giovanni Battista Friulano fu condannato alla berlina a Rialto “per farsi zalo” (giallo, itterico, fingendosi malato) per andar mendicando, con un cartello in cui era spiegato il motivo del suo ludibrio pubblico.
Giacono Antonio da Vicenza fu bandito per tre anni dalla città “fenzendo -fingendo di – tremar con una scufia insanguenada in capo e pure è sano e gagliardo“. Giovanni Francesco, veneziano, mendicava per la città e le chiese, portando attorno al collo un braccio, che egli proclamava essere il suo ed essergli stato tagliato “non ostante che lui era sano ingannando li Christiani a danno delli poveri bisognosi“.
Egli con questo poteva anche godere dell’aiuto della carità pubblica, ma i fondi disponibili erano relativamente limitati per cui ogli centesimo dato al furfante veniva sottratto a un vero povero, più degno di lui. Nel 1555, Giovanni di Parma incorse in severe pene “per aver mendicato nudo sotto la cappa”, e nel ’59 un Francesco bresciano fu sorpreso vestito da donna, che fingeva di essere zoppo, mentre era in realtà un giovanotto perfettamente sano.
Un tal Pietro Carota usava invece un trucco diverso: si presentava nelle chiese come incaricato delle collette per gli ospedali e tratteneva po per se il denaro. Nel 1559 vennero processati alcun sfruttatori di bambini, che li educavano all’accattonaggio e al furto: vennero condannati alle galee nel marzo di quell’anno.