LA “MISERICORDIA” PADOVANA, una grande chiesa scomparsa, era…
Simonetta Dondi dall'Orologio
Questo per la Chiesa è l’Anno della Misericordia: aprofittiamo quindi l’occasione per ricordare una chiesa scomparsa a Padova…..
Si tratta della Chiesa della Misericordia, era un edificio di origine paleocristiano e contigua al monastero di monache benedettine: la tradizione afferma che fu fondato da San Prosdocimo.
Il complesso fu ricostruito dopo l’incendio scatenato dagli Ungari (914).
Ebbe amplificazioni a partire del 1275 e che continuarono nei secoli successivi, ebbe fino a 80 monache, numerosi benefizi.
Con le legislazioni ecclesiastiche napoleoniche del 1808 tutto finì sequestrato e le religiose allontanate.
La chiesa ed il campanile abbattuti ed il convento trasformato in abitazioni.
Tutto venne poi demolito per trasformare quello che oggi è il Foro Boario e lo Stadio Appiani nel XX secolo.
Alla chiesa si accedeva da Prato della Valle, dopo aver attraversato un’arco monumentale che apriva ad un selciato che proseguiva tra gli orti ed i giardini del monastero, tutto incluso da mura. Probabilmente lo stesso che ancora si vede all’ingresso del Foro Boario.
Si sa che il presbiterio aveva due grandi teleri di Antonio Balestra, oggi sono nella basilica di Santa Giustina.
La pala maggiore di Giuseppe Porta La vergine col Bambino tra i santi Sebastiano e Giovanni Battista mentre intorno Azioni dei santi Cosma e Damiano di Pietro Ricci.
Solo un quadro del Canaletto, dipinto prima della sistemazione dell’Isola Memmia ci permette avere un’idea di com’era il complesso monacale.
Padova è stata invasa e distrutta molte volte nei secoli, ma la distruzione napoleonica è stata più infame (fino ad ora) della storia…..