TORCELLO
La pressione dei Longobardi provoca ancora emigrazione in laguna. E’ questo il momento in cui si rompe l’unità territoriale dell’antica ‘VENETIA ET HISTRIA e si spezza il cordone ombelicale con Ravenna; le isole vengono abbandonate a se stesse, proprio perché i bizantini sono impegnati a difendere i propri confini orientali dagli altrui appetiti (persiani, avari, arabi, slavi… ).
Da Altino il vescovo Paolo conduce clero e popolo all’isola del Torcello e in altre isole vicine, portando con se le reliquie del santo Eliodoro racchiuse in un prezioso sarcofago pagano, ma un mese dopo muore; tuttavia il suo successore Maurizio ottiene dal papa la conferma della translazione della sede. ‘ I resti della romana Altino vengono sistematicamente trasportati pezzo per pezzo, prima alla vicina Torcello poi a Venezia’. (Perocco).
Torcello quindi nasce utilizzando come materiale di costruzione le pietre romane di Altino (mattoni, colonne, capitelli, lapidi, sculture) materiale che verrà usato una seconda volta quando anche Venezia prenderà il suo pieno sviluppo con il trasporto del materiale da Malamocco a Rialto.
Il vescovo di Padova emigra con un nutrito seguito popolare e si stabilisce provvisoriamente a Malamocco per traslocare poi a Chioggia.
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