I MITI FONDANTI DI VENEZIA CHE RAPPRESENTAVA I VENETI
Venezia si definiva una “repubblica” in tempi in cui in tutta Europa (tranne che in Inghilterra e in Svizzera) vi erano monarchie assolute (l’état c’est moi, del Re Sole Luigi XIV) collegandosi idealmente al grande esempio della Repubblica romana, prima dell’impero. E ne ricalcava bene un certo tipo di schema e di principi morali (quello del bene pubblico tra i primi) . Ma non solo, era Repubblica di Venezia, ma il suo stato si definiva “veneto”e non solo veneziano, per cui allargava alla Terraferma il suo potere di rappresentanza.
La sua aristocrazia ben conosceva i miti dell’antichità classica riguardanti i Veneti, antico popolo che aveva fondato la Capitale sulle isole della Laguna fuggendo da Attila flagello di Dio. Quindi Venezia era anche legittimata a rappresentare tutti i veneti dell’entroterra, e così del resto è stato per quattro secoli, dato che la gran parte del “contado” e dei cittadini si sentiva protetto dal Leone verso la nobiltà della Terraferma (di discendenza longobarda) che aveva dato vita a Signorie le quali avevano sospeso o sminuito i poteri delle assemblee popolari dei borghi e delle città, che fin dall’Evo antico e anche prima, avevano legiferato, magari all’ombra di un tiglio.
Venezia era riuscita, e i suoi aristocratici ne erano consapevoli, a riunificare il “venetorum angolus” riconosciuto fin dai tempi dell’antica Roma e se ne volete una prova fisica, basta confrontare l’estensione della X Regio con lo stato veneto “da tera” e magicamente i confini combaciano in maniera perfetta o quasi. Quindi Venezia non ricava il suo mito fondante dal nulla, ma bensì lo ancora su solide radici storiche per cui la sua aristocrazia è consapevole di riprendere il cammino plurimillenario della nazione Veneta.. quella di Enea e di Antenore, di nuovo diventata un popolo unico, grazie a lei, ora capitale dei Veneti.
E quando fate sventolare “el nostro lion” pensate che Egli rappresenta in maniera perfetta l’unità del nostro popolo, che fu pure confederato ad altri in maniera fraterna. Non veneziani, né padovani ecc… ma VENETI. Come fu durante la guerra di Cambrai o l’invasione francese capitanata da l’I. Napoleone. (Infame o imperatore, fate voi).
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Lion of Venice, Piazzetta San Marco