I PRIMI CAFFE’ IN ITALIA APRIRONO A VENEZIA
di Millo Bozzolan

il Floriàn, l’accento per una pronuncia alla veneta, ad uso dei foresti’. anche se questo della foto è il Quadri, suo vicino di bottega…
Si pensa al caffè … e si pensa a Napoli, alla cuccuma di Eduardo e alla poetica atmosfera dei bassi, ma è un fatto che i primi ritrovi dove lo servivano furono aperti a Venezia, e quindi anche il caffè è una specialità … veneta. 🙂
Fu nel 1683 (alcuni, però, anticipano questa data al 1640 e addirittura al 1615) a Venezia in piazza San Marco, sotto le arcate della Procuratie, che fu aperta la prima “bottega del caffè”. Il merito della “scoperta” del caffè in Italia è attribuito al medico botanico Prospero Alfino (1553 – 1617) che, dopo un lungo soggiorno in Egitto, fece conoscere ai veneziani la bevanda “di colore nero e di sapore simile alla cicoria” utilizzandola come medicinale. La nuova usanza dilagò ben presto in tutta l’Italia e così in seguito aprirono caffè, divenuti celebri e importanti centri culturali e punto d’incontro di scrittori, politici e studiosi d’ogni tempo, a Torino, Genova, Milano, Firenze e RoIl 29 dicembre 1723,apre quello che diverrà il caffé Florian, ma con il nome, allora, di “Venezia trionfante”.
Visto il successo dopo tre anni aprirà a fianco anche in caffè “Aurora trionfante”, poi “Caffè Aurora”, dove, si dice, “li vasellami, li piattini, li piatti…li era de arzento massiccio”. Gran successo quindi della bevanda nuova proveniente dall’Arabia e che poi era arrivata a Costantinopoli. Lì il Bailo (ambasciatore) veneziano Gio. Francesco Morosini informava nella sua relazione che “di continuo stanno li Turchi a sedere e usano bere pubblicamente un’acqua negra bollente la quale ha la virtù di far stare l’homo svegliato”. E così arriva anche a Venezia nel 1683, per la prima volta, in un locale chiamato “All’Arabo” dove si vendevano anche acquavite e ghiaccio. In seguito apriranno il “Quadri”, il caffè alla Minerva alle Mercerie, il caffè “alla nave” in calle Larga a San Marco, il caffè “dei specieti” a San Marco, per via degli specchietti incollati al soffitto, il caffè dei Segretari in Calle degli Specchieri (perché ritrovo dei segretari della Serenissima). Il 4 ottobre 1759 se ne conteranno ben 209.
sunto da Giovanni Di Stefano Atlante storico della Serenissima.