IL BARBACANE COME E’ NATO A VENEZIA
Il barbacane: una strana unità di misura.
A Venezia ogni centimetro di terra era sottratto all’acqua e la scarsità del terreno edificabile fece ingegnare i veneziani.
Con l’arrivo degli ebrei si decise di costruire in altezza così da stipare nel poco spazio a loro dedicato ogni infedele da ospitare.
La soluzione applicata per il Ghetto non andava però bene per i veneziani.Gli ebrei vivevano in case anguste, con soffitti bassi e finestre piccole, soluzione impensabile per chi a Venezia non era ospite ma padrone.Per creare spazio vivibile per i cittadini originali c’erano quindi i barbacani.
Ma cos’è un barbacane?
A Venezia “barbacani” sono chiamate le travi di legno o di pietra che sporgendo oltre il perimetro degli edifici consentono di aumentare la superficie dei piani superiori rispetto a quella del piano terra.
In genere posti tra il piano terra ed il primo sono ricavati dalle travature del solaio che sporgono oltre il perimetro del muro del piano terra.
Avete presente?
I barbacani mantenevano così inalterata la larghezza delle calli, ma le stringevano in alto, rischiando di farle diventare ancora più fetide e buie, e di avere le finestre che si fronteggiavano vicine con un grosso problema di sicurezza: in caso di incendio questo poteva propagarsi di casa in casa con maggiore facilità.
Bisognava quindi mettere un limite affinché le case mantenessero una certa distanza le une con le altre anche ai piani alti.
Fu così che il Governo stabilì una misura massima oltre la quale i barbacani non potevano andare.
Affinché questa misura fosse conosciuta e vista da tutti, in calle della Madonna, a Rialto, verso la riva del Vin, in posizione ben evidente, fu sistemato un barbacane in pietra con sopra inciso «PER LA IVRIDICIOM DI BARBACANI».
Quella era una vera e propria unità di misura.
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