IL DIAVOLO NEL CANAL GRANDE
di Simonetta Dondi dall'Orologio
Sempre dentro delle leggende popolari si celano grandi fantasiemiste a storie vere riguardanti a grandi famiglie ma sempre con finali felici….a tutti piacciono i finali felici!
E’ il caso di questo racconto che ci parla di un personaggio di nome Biagio, un semplice pescatore che risposava, fumandosi una pipa sul Canal Grande, e spesso si piazzava di fronte al palazzo Loredan per offrire i suoi servigi agli abitanti della zona per guadagnare qualche soldo.
Una sera però avvenne qualcosa di straordinario: stava fumandosi la sua solita pipa e osservando distrattamente una gondola che in quel momento passava nel canale di fronte a lui quando all’improvviso le acque sotto la gondola divennero rosse, si aprirono e lasciarono per un attimo la gondola sospesa nel vuoto….
Il gondoliere, dopo un momento di panico, saltò giù dalla barca e fuggì a nuoto. Intanto dal buco creatosi nell’acqua spuntarono fuori due enormi braccia nere che avvolsero il “felze” (la piccola cabina che una volta era posta al centro della gondola).
Fu allora che Biagio si accorse che la barca ospitava due bambine, ma ormai era tardi per salvarle perché un’enorme testa con due corna nere sbucò dall’acqua.
Era Satana, Biagio non ne aveva dubbi.
Qualche tempo dopo si venne a sapere che le bambine erano le figlie della famiglia Gradenigo, Satana si era vendicato del loro padre che si era avvicinato ai segreti della magia, e il diavolo in cambio si era ritenuto in diritto di appropriarsi delle loro anime.
Colpo alla sprovvista, Biagio gettò la pipa e aprì le braccia, urlando al diavolo di lasciare le bambine e di prendere lui al loro posto.
Accortosi del pescatore il diavolo rise beffardo, e gli risposte che l’avrebbe fatto solo se sarebbe stato in grado di abbracciare tutto il mondo.
Neanche finito di dirlo e le braccia di Biagio si separarono senza alcun dolore dal suo corpo, e volarono in aria seguite da una scia di rubini.
Satana liberò immediatamente le bambine, inerme di fronte alla potenza di Dio…
Sarebbe bello se anche oggi potessimo aprire le braccia e abbracciare il mondo in modo di cambiarlo: chiamiamo le cose e tutto andrà per il meglio…..