IL TRENO DELLA VERGOGNA: GLI ISTROVENETI PRESI A SASSI E SPUTI DAI “COMPAGNI” ITALIANI.
Guido Marchesin
Una pagina oscurata che , come tante altre ,come troppe altre , non viene raccontata nei libri di storia :
il treno della vergogna.
La domenica del 16 febbraio 1947 da Pola partirono per mare diversi convogli di esuli italiani con i loro ultimi beni e, solitamente, un tricolore. I convogli erano diretti ad Ancona dove gli esuli vennero accolti dall’esercito a proteggerli da connazionali, militanti di sinistra, che non mostrarono alcun gesto di solidarietà[1]. Ad accogliere benevolmente gli esuli ci furono tre uomini, dei quali due con la fisarmonica, che cominciarono a cantare vecchie canzoni istriane: questi erano esuli precedentemente sbarcati e che avevano combattuto nella resistenza italiana.
La sera successiva partirono stipati in un treno merci, sistemati tra la paglia all’interno dei vagoni, alla volta di Bologna dove la Pontificia Opera di Assistenza e la Croce Rossa Italiana avevano preparato dei pasti caldi, soprattutto per bambini e anziani. Il treno giunse alla stazione di Bologna solo a mezzogiorno del giorno seguente, martedì 18 febbraio 1947. Qui, dai microfoni di certi ferrovieri sindacalisti fu diramato l’avviso Se i profughi si fermano, lo sciopero bloccherà la stazione.[2] Il treno venne preso a sassate da dei giovani che sventolavano la bandiera con falce e martello, altri lanciarono pomodori e altro sui loro connazionali, mentre terzi buttarono addirittura il latte destinato ai bambini in grave stato di disidratazione sulle rotaie.[3]
Per non avere il blocco del più importante snodo ferroviario d’Italia[4] il treno venne fatto ripartire per Parma dove POA e CRI poterono tranquillamente distribuire il cibo trasportato da Bologna con automezzi dell’esercito; la destinazione finale del treno fu La Spezia dove i profughi furono temporaneamente sistemati in una caserma. Queste testimonianze nel tempo si sono accresciute di dettagli grazie ai racconti di vari esuli, tra i quali Lino Vivoda.
(Wikipedia)
Cosi come ce l’hanno raccontata
la nostra storia ….quella che riguarda ognuno di noi
è fin troppo chiaro …non conta nulla…è una storia falsa …non vera .
Verità taciute ….volutamente tenute nascoste
vergognosamente celate……
ma peggio atti criminali non giustiziati
lasciati IMPUNITI ….
ASPETTANO ANCORA GIUSTIZIA .
E ogni giorno che passa la voce di popolo che si amplifica e che porta la notizia anche nell’angolo più nascosto …quello che sembrava il più irraggiungibile , dove la verità sembrava non potesse arrivare , tardi ….ma è arrivata ! .
Sappiamo e conosciamo molto bene quello che è successo dal 25 Aprile 1945 a tutto il 1948….vale a dire oltre 3 anni dalla fine della guerra …..e si sa pure
perché conosciuto chi ha armato la mano dell’odio e del rancore
e non solo verso gli occupanti di questi convogli . Tre anni di eccidi …..migliaia di vittime innocenti …..moltissimi ancora ragazzi …..che con la politica non c’entravano …..uccisi da militanti armati entrati in guerra a guerra terminata ….e che ancora oggi si vantano delle loro gesta ….delle loro violenze …stupri ….sevizie verso inermi innocenti.
RISCRIVETELA LA STORIA E CERCATE QUESTA VOLTA DI SCRIVERE QUELLA VERA NON QUELLA CHE VI SIETE INVENTATA…..LA GENTE ORMAI NON VI CREDE PIU ….la gente ormai sa cosa è successo in quegli anni …E VUOLE SENTIRVELO DIRE !!!!
…un nome su tutti …NORMA COSSETTO …..lei e tutte le migliaia di vittime innocenti
VOGLIONO GIUSTIZIA !!!! …la storia per prima gli è
debitrice !!!!!
guidomarchesin(G.M.)
A Bologna la rossa, i ferrovieri comunisti minacciarono lo sciopero, se il treno degli esuli si fosse fermato, il treno no si fermo’ la croce rossa dovette portarsi via tutto quello che avevano preparato per gli sfollati compreso il latte per i bambini, comunisti italiani vergogna.