LA DESCRIZIONE DELLA VENETIA DI TERRA DI PAOLO DIACONO
Di Millo Bozzolan
Ripubblico, anche per ridimensionare i sogni espansionistici degli amici “furlani” come Paolo Foramitti… sono “loro” ad esser ospiti della “Venetia da Tera”. Carta canta. 😀
STORIA DEI LONGOBARDI di Paolo Diacono (VIII sec.)
ecco come l’autore descrive la Venezia di Terra, quella originale.
nella foto un guerriero longobardo
Cap. II, 14
Dunque Alboino (siamo intorno al 570) prese Vicenza, Verona, e le altre città della Venezia, ad eccezione di Padova, Monselice, Mantova. La Venezia infatti non è costituita solo da quelle poche isole che ora chiamano Venezia, ma il suo territorio si estende dai confini della Pannonia fino al fiume Adda, ….
come provano gli Annali, in cui Bergamo è detta città delle Venezie. Anche del lago di Garda leggiamo nelle Storie. “Il Garda, lago delle Venezie, da cui esce il fiume Mincio”. Il nome Eneti, anche se in latino ha una lettera in più – in greco significa “degni di lode”. Alla Venezia è unita anche l’Istria e insieme sono considerate una provincia sola. L’Istria a sua volta, prende il nome dal fiume Istro e un tempo, secondo la storia romana, pare fosse più vasta di quanto è adesso.
La città più importante della Venezia era Aquileia, ora il suo posto è preso da Cividale (Forum Iulii) così detta perché Giulio Cesare vi aveva stabilito un luogo di mercato.
Questi antichi limiti furono il riferimento di Venezia, quando espanse il suo Dominio alla Terraferma veneta; anche se nel medio evo, era subentrata la consuetudine di chiamare l’entroterra “Lombardia”, poiché anticamente furono i duchi longobardi ad impossessarsi delle città della pianura, e contro di essi, i veneti delle Laguna superstiti, mossero guerre autonome, per contenerne le mire espansionistiche.
Lo testimonia lo stesso Diacono, parlando di esercito “dei veneti” (non dei bizantini, come sarebbe stato corretto se la Venezia lagunare fosse stata dominio totale di Bisanzio) che dava battaglia a questo o quel duca.
L’antica ferita si rimarginò con il Dominio della terraferma e col ritorno, dopo la guerra di Cambrai, al nome “Venezia di terra”.