LA DIFFERENZA… TRA LO STATO DEI “DIRITTI” E LO STATO MARCIANO.
CI PENSATE MAI, ALLA DIFFERENZA tra la percezione dello stato italiano, da parte del cittadino, stato fondato “sui diritti”, scritti però solo sulla carta, in cui a parole sei un “citoyen”, e poi se ti va male ti lasciano, tu e la tua famiglia, a dormire in auto, e la percezione che avevano i “sudditi” dello stato di San Marco? governati da una aristocrazia, ma che era tale nel sento del termine, e cioè ” un governo dei migliori”, che in ogni momento pensava, per dovere morale e cristiano, ai più umili e ai meno fortunati? Infatti, quando piombò Napoleone, “il Liberatore dell’Italia“, ben pochi del popolo lo presero sul serio… bastarono pochi mesi di governo delle “Municipalità” giacobine, che fecero in sostanza da palo alle ruberie francesi, cercando di coprire il tutto con la demagogia dei “diritti” per aprire gli occhi al popolo. Ora si continua alla stessa maniera, ma non rubano più per Napoleone, si son messi in proprio.
Persino i carcerati, trattati in maniera diversa a seconda del tipo di reati, erano sempre definiti “i poveri prigioni”. Innumerevoli in tutti gli stati veneti federati, le opere pubbliche o private (incentivate dal governo) in favore dei meno fortunati. Fatte sempre con intelligenza, e non per favorire il parassitismo: gli orfani, avviati al lavoro, i vagabondi, al remo… peccato che di queste cose i giovani veneti non sappiano nulla, poiché ci hanno derubato persino del passato. Siamo in mano di furfanti, furbastri e marioli, che usano la parola “diritti” nella maniera peggiore, come fumogeno per nascondere il traffico osceno della politica attuale.