LA GIUSTIZIA. Quando le leggi dovevano essere semplici
di Teusk
Affermano i cronisti che il Doge Enrico Dandolo, l’eroe della IV crociata, trovando troppo aride le leggi esistenti e quindi soggette alle cavillazioni dei litiganti, ordinasse di convocare un collegio per ridurle a maggior chiarezza e quindi pubblicarle in un solo corpo.
Fatto è che già 1195 il diritto veneziano ebbe la sua solenne sanzione con lo Statuto di leggi civili di Orio Malipiero. Dandolo suo successore, non soddisfatto, pensava di migliorarle rendendole più fluide.
Nel 1229 il doge Jacopo Tiepolo pubblicò uno statuto nautico di 52 capitoli ed i nuovi statuti delle leggi civili che furono in vigore per tutta la durata della veneta Repubblica.
Nella percezione popolare la Storia è passato. pochi si soffermano a collocare un evento nel suo tempo e a riflettere quanto “nel passato” sia avvenuto. Nello specifico stiamo parlando di un’epoca di diffuso analfabetismo. I signori arroccati nei castelli, il popolo a sudare per lo scarso pane quotidiano. Siamo nel pieno del basso medioevo. In questo contesto è stupefacente come una Nazione, la nostra Serenissima, prima tra tutte, si sia posta il problema di proteggere i suoi figli più deboli
Assai provvide furono, ad esempio, le disposizioni relative alla tutela dei minorenni e dei malati mentali, tanto che, nel 1506, la città tedesca di Norimberga, manifestava al Senato il desiderio di avere queste leggi, da sostituire alle proprie che vegliavano sull’amministrazione dei tutori e sull’interesse dei pupilli.
Ma veramente paterno e ammirevole (perché ancora più antico) fu il provvedimento che tutelava i bambini, in particolare sul lavoro, ponendoli sotto la tutela del Magistrato della “Giustizia Vecchia” cui spettava la vigilanza dei contratti coi padroni, il che fu solo molto tempo dopo adottato dai governi più civili d’Europa.
A tutte queste leggi vennero col tempo fatte nuove aggiunte come si può vedere negli “Statuti Veneti” pubblicati nel 1709 con le correzioni dei Dogi.
Non possiamo allora che dare ragione agli Inglesi quando proclamavano che:” Se la Repubblica di Venezia non fosse il alcun luogo esistita, sarebbe convenuto fondarla, siccome modello della miglior legislazione e come principal ornamento del mondo”.