LA PICCOLA IMPRESA VENETA E LE SUE ORIGINI MEDIOEVALI. Frederic C. Lane ce lo spiega.
E’ sempre interessante scoprire la genesi antica della vocazione manifatturiera della nostra terra. Ma secoli di sviluppo ora sembrano giunti a un fermo angosciante, dovuto a tassazioni mostruose, burocrazia elefantiaca, parassitismo della classe politica. Ecco come il grande storico americano Frederic C. Lane ci descrive la nascita della produzione diffusa a macchia d’olio nel territorio.
All’inizio quasi tutte le attività manifatturiere si svolgevano a casa dell’artigiano ‘ o del contadino come integrazione del reddito, o nelle dipendenze della dimora di qualche signore.
Nella più importante delle industrie medioevali della terra veneta, quella tessile, questa separazione prese la forma della distribuzione del lavoro a domicilio. L’investitore era un mercante imprenditore che distribuiva il materiale da finire a vari lavoranti, filatori, tessitori, tintori e così via.
Dato che questi artigiani potevano lavorare in casa propria, a questo sistema è stato dato il nome di “lavoro a cottimo o domicilio” per sottolineare il contrasto con il posteriore sistema di fabbrica che ammassava gli operai in locali comuni fuori dalle case.
Nel sistema di lavoro a domicilio, gli artigiani dipendevano dai mercanti, che avevano le cognizioni, il capitale e le relazioni necessarie per importare la materia prima, per giudicare quale tipo di panno era commerciabile, per trovare i lavoratori e pagarli, e per vendere il prodotto più tardi, magari in mercati lontani.
Nelle molte città in cui i mercanti-imprenditori controllavano sia il governo municipale che le corporazioni tessili, gli artigiani lavoratori sottostavano a regolamenti unilaterali.
A Venezia fu un po’ diverso dato che i mercanti avevano interessi molteplici, volti a traffici molto diversi, il loro talento e capitale era impegnato nel vastissimo commercio internazionale. Altre industrie predominavano poi nella città, rispetto al tessile, e le loro lavorazioni non si prestavano alla condivisione del lavoro a domicilio (vedi il sale, le vetrerie, l’industria del sapone ). Esse richiedevano gestori più esperti della tecnica artigiana che di operazioni commerciali e che usavano una attrezzatura relativamente costosa e l’aiuto di una quantità notevole di manodopera non specializzata.
Libero sunto da “La storia di Venezia” di Frederic F. Lane.