La povolata nera
Gli stemmi dei comuni spesso nascondono storie basate su miti e leggende ancestrali tramandati tramite il passaparola, è proprio di uno di questi di cui tratteremo oggi.
Il comune in questione, Ca’ Oddo, è in realtà una frazione del comune di Monselice (PD) e il suo stemma (foto a lato) è un pioppo, o meglio povolata in lingua veneta.
Passeggiando per il paese ci si può presto rendere conto del perchè di questo stemma, al centro della piazza infatti si erge maestoso un pioppo nero secolare alto ben 32 metri.
Ma c’è di più, secondo una leggenda infatti sotto le sue radici si celano le spoglie di una strega; qui le fonti si dividono: chi pensa che sia stata arsa viva e vi siano ivi sepolte le ceneri, chi pensa che la strega fu sepolta viva proprio sotto all’albero.
Prima di morire la fattucchiera predisse la propria resurrezione (e conseguente vendetta) il giorno in cui la povolata sarebbe stata abbattuta, è proprio per questo che l’albero si trova qui ancora oggi.
Come se non bastasse la cronaca è ricca di strani fatti accaduti proprio in prossimità di quest’albero; si racconta ad esempio che quando un contadino nelle case vicine cercò di tagliare una radice che sporgeva nel suo cortile, al primo colpo d’accetta udì un lamento e del sangue sgorgare dal taglio. O ancora si narra che una notte al chiaro di luna una signora vide le fronde muoversi una alla volta ed emettere suoni come se stesse assistendo ad una specie di conversazione. Come non citare poi quel signore che in una notte d’estate vide un ramo flettersi fino alle campane della chiesa per farle suonare.
L’albero stesso ha delle caratteristiche insolite, contro-intuitivamente infatti il fusto è caldo d’inverno e freddo d’estate ed attorno ad esso si forma spesso una fitta nebbia che fa perdere l’orientamento o delle ombre innaturali che sembrano seguire chi vi passa accanto.
Si dice che le leggende nascondano sempre un fondo di verità, nel caso specifico forse non sapremo mai se la storia è vera, quel che è certo è che, non per sminuire le malefatte della fattucchiera, ma l’edificio più vicino alla povolata era un’osteria!
liberamente tratto da: https://www.pensierospensierato.net/2011/05/la-povolata-di-ca-oddo/