. “CO VOL DEONI” IV sec. d.C. E IL COGNOME VENETO DEONI
di Millo Bozzolan.
CO VOL DEONI (Veneto del IV secolo d.C.)
Scrivo questo intervento in italiano, per l’evidente motivo che voglio essere capito da tutti i veneti e anche da qualche veneto lombardo… E pure da qualche italiano della penisola che mi segue. Questa mia affermazione di intenti, non esclude che la lingua veneta esista, e goda di discreta salute. Già nel IV secolo d. C. noi veneti si parlava in veneto, che non era più da diverso tempo il venetico degli antenati, ma un latino corrotto, filtrato da questa antichissima lingua diventato ormai una parlata a parte, tanto da potersi considerare “lingua” con variazioni geografiche.
Il venetico del resto, doveva comunque avere delle varianti locali, attestate anche dalla diversa maniera di scrivere certe lettere dell’alfabeto tra le varie città della Nazione dei Venetici.
Ma tornando a noi, ad Aquileia esiste una lapide, datata appunto IV sec. d. C. in cui la pietà di una donna, vedova del defunto, fece incidere: “CO VOL DEONI”, e cioé “quando vuole Dio (bisogna andare)”, e oggi un veneto di Grado direbbe la stessa cosa nella stessa maniera mi assicurava l’amico e storico Paolo Foramitti, friulano originario di quelle zone.
Parlavamo l’altro giorno dei cognomi dei Veneti che molto spesso racchiudono la storia di quel popolo: uno di questi è senz’altro il cognome DEONI, che esiste e se ne fregia con orgoglio l’amica di f.b. Annamaria DEONI, che mi pare originaria della zona di Caorle; ebbene lei e la sua stirpe sono l’esempio vivente dell’antichità della lingua veneta, molto più antica se vogliamo dell’italiano odierno, codificato solo da un paio di secoli, a esser pignoli… :). Da quella lapide è evidente che già all’epoca nella X Regio si parlava in una maniera diversa dal latino con semplici influssi venetici, come era rimproverato allo storico patavino Tito Livio, ma una vera e propria lingua che già possiamo definire: LINGUA VENETA.
Bello e interessante articolo, penso sarebbe buono cercare di mettere tutti i nomi degli posti in Veneto.
Mmmmm…….interessante……ma una cosa continua a sfuggirmi…….Quale “lingua Veneta” dovrebbe essere insegnata nelle scuole ?? Quella LOCALE?? E chi potrebbe farlo ?? Solo insegnanti del luogo….Oppure una lingua Veneta UNIFICATA ?? In quale lingua verrebbero scritte le leggi ed una eventuale costituzione ?? E gli atti pubblici e quelli giudiziari ?? In italiano ?? Domande…..
come i ga fato in Brasil, secondo mi…. se dovaria sciver in un veneto venessian, co coloriture locali. ma senza oblighi par no ofendar nessun .. tipo i amissi de Belun . sennò femo i srtessi erori dei ‘taliani