LA SOCIETA’ DEVE BASARSI SULLA TRADIZIONE, COME ERA PER LA NAZIONE VENETA-
Di Claude Lévi-Strauss
Proviamo ad ascoltare l’ammonimento di Claude Lévi-Strauss alla vigilia del 1989: “La Rivoluzione ha messo in circolazione idee e valori che hanno affascinato l’Europa e poi il mondo, e che procurarono alla Francia, per più di un secolo, un prestigio e un’influenza eccezionali. Ci si potrebbe tuttavia domandare se le catastrofi che si sono abbattute sull’Occidente non abbiano qui la loro origine. [Questo] perché si è messo in testa alla gente che la società appartiene al pensiero astratto, mentre invece è fatta di abitudini, di usanze, e perché frantumando queste ultime sotto le macine della ragione, si distruggono dei generi di vita fondati su una lunga tradizione e si riducono gli individui allo stato di atomi intercambiabili e anonimi. La libertà autentica può soltanto avere un contenuto concreto” (Claude Lévi-Strauss – Didier Eribon, Da vicino e da lontano, Rizzoli, Milano 1988, p. 167).