LA STORIA DEI VENETI, ANCHE NEI NOSTRI COGNOMI
I cognomi, nella Venezia come altrove, derivano molto spesso dal mestiere svolto da un nostro antenato, oltre che da qualche caratteristica fisica o caratteriale particolare. Lo spiegava Gianna Marcato, glottologa dell’università patavina. Uno in particolare mi colpì, dato che era il cognome della mamma: ZAGO.
E’ diffuso tra Padova e Venezia, poco altrove e ha una storia davvero unica. Dovete sapere che un tempo, parlo dell’epoca della repubblica di san Marco, una delle poche maniere che aveva un ragazzino figlio di poveri contadini per proseguire negli studi, era di imboccare la strada del seminario. Ma non era tutto gratis. Bisognava pagarsi il mantenimento e i libri. Impresa per pochi privilegiati, come il figlio del conte di Fratta che voleva farsi prete con gran disdetta del padre che lo sognava a capo di un drappello di temibili schiavoni. Mi riferisco al memorabile libro di Ippolito Nievo.
Ma ecco intervenire la solidarietà del paese: appena si individuava un ragazzino sveglio e promettente già negli studi iniziali (spesso gratuiti nello stato veneto) e bravo a servir messa lo si faceva studiare in seminario, a spese della comunità e indovinate come era chiamato il ragazzo designato? Zago o “zaghetto“. Ebbene ancora oggi in lingua veneziana si indica come “zaghetto” il ragazzino che aiuta il prete nell’officiare la messa. Zago divenne poi cognome a ricordare quello che era stato in gioventù un nostro antenato, che magari aveva lasciato a un certo punto la tonaca.. sedotto da una bella ragazza. :).
Ma poteva capitare che un paesano fosse così bravo e stimato dal paese, magari dopo esser tornato trasformato in benestante, dall’ingaggio come “bonavoglia” su una galea veneta ove aveva imbarcato la sua merce da rivendere nei vari porti del Mediterraneo per conto dei paesani. E allora diventava “Degan” (decano), cioè capo villaggio, tramandando anche alla sua discendenza il ricordo della sua affidabilità. E così DEGAN lo trovate diffuso come cognome sempre nella zona di pianura.
Ma c’era un altro termine per indicare questa funzione ed era “MASSARO” che però indicava anche il capo fattoria in regime di affitto del podere, in cui i frutti della terra venivano divisi col proprietario. Vai a sapere te se il vostro antenato, se siete oggi un/a Massaro 🙂 era un bravo agricoltore o un bravo sindaco… comunque l’origine è quella che vi ho spiegato.
Ecco quindi che la storia di un popolo, il nostro, fa capolino anche nei cognomi che ci portiamo addosso, magari ignorandone l’origine. Grazie per avermi seguito fin qui. Alla prossima lettura.
Interessante la storia dei cognomi, se non sono invadente avrei piacere se voleste approfondire la ricerca nei cognomi vari tutti con finale on tipo Gaion, Mion Pillon, Zanon, ecc ecc mi è stato detto che sono stati storpiati durante il periodo napoleonico, aggiungendo l’on finale. Grazie
ma non credo proprio! Prendi il mio cognome.. Bozzolàn, venetissimo.. in lingua veneta si dice e si diceva “Il Boso£ani” che al singolare diventa-va BOZZOLAN- BOSO£AN . E’ SOLO LA MANIERA DI PARLARE DEI VENETI.
Bravissiomo, uavoro Signore Bozzolan! Grassie da core 🙂
I miei trisnonni dalla parte della nonna erano tutti Zago di Zero Branco. Pero non ho ricevuto il loro cognome… Sto svolgendo una ricerca sul cognome Meggiato, lei conosce o possiede qualche informazzione sulla origine e significato di questo cognome Meggiato? Un abbraccio dalla Corea del Sud
Ciao Rafael, purtroppo il signor Bozzolan ci ha lasciati e non può quindi rispondere direttamente; cerchiamo tra i nostri archivi e vediamo se riusciamo a trovare qualche informazione in merito,
grazie,