LA TORRE DI MALTA A CITTADELLA, DOVE MORIVANO D’INEDIA I NEMICI DI EZZELINO.. E TANTA STORIA.
“ In prossimità di Porta Padova si è sovrastati dal compatto volume della cosiddetta Torre di Malta. Poggiante su un tozzo basamento di ciottolame concrezionato alto circa 5 metri, essa si dispone su vari piani, con fori e feritoie, e con resti di mensoloni di pietra sommitali che raggiungono i 21 metri. Si tratta di un’opera realizzata abbastanza precocemente.
Almeno dal 1256 infatti le fonti danno per esistente appena dentro porta Padova un girone cioè un ridotto difensivo imperniato su di un robusto torrione, nel quale trovava l’estremo rifugio contro gli assedianti il capitano di Ezzelino da Romano. Negli anni successivi vi doveva continuativamente rimanere a turno uno dei due podestà di Cittadella con 15 guardie, di cui cinque balestrieri perfettamente equipaggiati. L’aspetto attuale è tuttavia l’esito di rifabbriche posteriori, forse già trecentesche. Nel Quattrocento era comunque ancora conosciuta come “ il Ziron”.
Per tradizione si vuole che fosse qui costruita la famigerata Malta, cioè il carcere eretto nel 1251 per volontà di Ezzelino, che per un lustro continuò a inghiottire gli oppositori politici del “ tiranno”. Si sa che le vittime dell’infernale prigione erano portate ormai disseccate nelle membra a decine ogni giorno per la sepoltura fuori porta Bassano, nel luogo in cui dopo il 1260 sarebbe sorto come gesto di pietosa memoria il monastero femminile del Camposanto (quest’ultima circostanza fa peraltro pensare che non qui, ma negli oscuri antri di Porta Bassano, fosse collocato l’orribile reclusorio passato alla storia grazie anche alla probabile menzione che ne fa Dante).
Attualmente, ha trovato collocazione negli spaziosi vani della torre, un discreto patrimonio di reperti archeologici provenienti da Cittadella e dintorni che vanno dall’età del bronzo recente fino al Rinascimento e che costituiscono il nucleo del Museo Civico Archeologico.” (tratto dalla guida rossa Biblos di Cittadella)
Il Museo Civico della Torre di Malta è stato aperto dopo il prezioso ritrovamento, nei primi anni Novanta, di reperti archeologici risalenti all’età del bronzo, all’età del rame, al periodo romano e di epoca mediovale-moderna.
Gli scavi nel centro storico hanno portato alla luce oggetti in ceramica e in bronzo esposti secondo un ordine topografico e cronologico.
I cimeli esposti testimoniano lo stile di vita delle popolazioni che hanno vissuto nell’alta padovana nelle diverse epoche e il suggestivo contorno della Torre di Malta permette di ammirarli in un contesto unico.
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