LE NOZZE A VENEZIA (e nello stato veneto salvo usi e consuetudini locali).
Millo Bozzolan
Nelle usanze del passato, alla vita coniugale si perveniva attraverso un intreccio di riti civili e cerimonie religiose. “Le nozze erano spesso preparate dai ‘prosseneti’ che definivano in via preliminare le condizioni da sanzionarsi nel ‘dies desponsationis’ (giorno dellla promessa), nel qual giorno tra i coniugi della sposa e il fidanzato ci si scambiava la formale promessa di celebrare l’unione il primo giorno di festa, con il concorso dei parenti, dei testimoni…e forse per antico uso, del sacerdote per benedire gli sponsali. Il matrimonio vero e proprio era celebrato il ‘dies traditionis‘: fino a quel giorno era possibile lo scioglimento della promessa con pagamento delle penali previste, e la perdita dei doni da parte di chi si fosse ritirato.
Il vero rito nunziale si compiva con tre atti solenni: la ‘transductium ad domum‘, ossia il passaggio della sposa alla casa del marito, effettuato con cerimonie e festeggiamenti e il corteo dei parenti; la ‘visitatio‘ alla chiesa; la ‘benedictio’ per la presentazione e la benedizione dell’anello”. (cit. Molmenti Storia vol 1 pp. 441-442).
da Giustizia Veneta di Edoardo Rubini