LO STRANGOLAMENTO DI VENEZIA DA PARTE AUSTRIACA nel ‘700

2 Risposte

  1. Franco Rocchetta. ha detto:

    Vero,
    relativamente alle politiche di Vienna
    ed alle conseguenti contromosse venete
    (e qui si può ricordare anche il piano greco),
    ma Venezia e la Repubblica non stavano decadendo,
    non stavano morendo,
    non erano in decadenza :
    né istituzionale né economica.

  2. Alberto marchiori ha detto:

    forse era al suo massimo, per questo e per altre ragioni geopolitiche come ad esempio: aver abolito la schiavitù, rendere territori liberi dalla schiavitù le terre da mar, avere la flotta più potente del mediterraneo, essere una repubblica, aver diffuso il benessere nel territorio (5000 ville venete ne sono un segno tangibile), e l’ intenzione francese di aprire (con un futuro progetto veneto…) il canale di Suez per il commercio degli schiavi e con il ricco oriente, creavano le condizioni per essere un vero impiccio per le mire espansionistiche e predatorie francesi e inglesi sopratutto. In particolare la Francia era da pochissimo diventata una repubblica e per la radicatissima monarchia inglese rappresentava una minaccia enorme di perdita del potere su 2 fronti: quello americano e quello interno. Fu così che napoleone fece la sua comparsa aiutato e sostenuto dall’ inizio alla fine dalla massoneria inglese, a riprova di ciò basti pensare ai regnanti che piazzò nei regni italiani (tutti massoni) e al fatto che capitolò non per ghiliottina (la cui pratica era ai massimi e che terminò nel 1974) ma per morte naturale in un protettorato inglese S. Elena.

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