Lo zampirone: un’invenzione tutta veneziana
https://www.facebook.com/animaveneta
Laureato in chimica farmaceutica nel 1859, tutto ebbe origine nel 1862 quando a 26 anni fondò un laboratorio farmaceutico a Mestre per la produzione della Zampirina (una polvere di piretro ovvero un insetticida naturale che si ricava da un tipo di crisantemo molto diffuso nell’Adriatico orientale) e del Piroconofobo: un cono scaccia-zanzare formato da un impasto di polvere di piretro, nitrato di potassio, radice di altea, gomma adragante e altre sostanze addensanti o leganti. Le proprietà del piretro, sostanze che agiscono sul sistema nervoso degli insetti provocandone la morte, non erano del tutto chiare ma soltanto a metà del XIX secolo in Dalmazia furono definitivamente scoperte.
Il cono scaccia zanzare inventato dal chimico veneziano era però ancora molto distante dallo zampirone come lo intendiamo noi cioè quello a forma di spirale: nonostante l’inventore veneziano fu definito un pioniere del marketing globale per la sua capacità di promuovere il prodotto alle esposizioni universali da Melbourne a Chicago, da Bruxelles e Gand passando per le più vicine nostrane Milano e Torino.
Fu il giapponese Eiichiro Ueyama, a fine 1800, ad iniziare a produrre dei bastoncini di incenso a base di polvere di piretro ma avevano però il difetto di bruciare in poco tempo; su suggerimento della moglie Yuki, ispirandosi ad un serpente attorcigliato in giardino, suggerì al marito di passare alla forma a spirale, che poteva bruciare anche per 6-7 ore, contro i 40 minuti del bastoncino e i pochi minuti del cono di Zampironi.