L’Ordinanza da Mar ovvero come San Marco chiamava i veneti a servir la Patria comune in marina
La base della leva di Marina comprendeva non solo Venezia e le città costiere della Dalmazia, ma anche la Terraferma. Potev quindi capitare che dei contadini che fino al giorno prima non erano mai usciti dla paese si trovassero imbarcati come rematori galeotti (di galea) diretti verso lidi lontani. Poteva anche essere un affare, dato che ogni uomo dell’equipaggio, poteva imbarcare della mercanzia da rivendere al porto di arrivo. Ma ne abbiamo già parlato a proprosito della nascita delle Casse Peote.
La leva comprendeva uomini dai 18 ai 40 anni obbligati a un servizio triennale, era detta “Ordinanza da Mar” ed era il ruolo tra il quale si sorteggiavano appunto gli uomini da imbarcare anche come marinai dei vascelli.
Normalmente i domini oltremarini bastavano ad assicurare il fabbisogno di pace, ma in caso di necessità si traevano complementi detti “zontaroli” anche dalla Terraferma. Fino alla guerra di Candia vi eran soggetti 10.000 uomini, di cui 4.000 artigiani forniti dalla Scuole (di mestiere) fraglie e traghetti di Venezia e Dogado e il resot dalle singole Provincie (1200 Brescia, 800 Verona Padova e Treviso, 700 Vicenza e Udine, 500 Bergamo, 200 Crema e Rovigo.
In seguito le Provincie poterono convertire l’obbligo in una “tansa” -tassa- detta “insensibile” per acquistare condannati al remo presso stati esteri privi di Marina (Come Mantova, Modena estati svizzeri e tedeschi), nonché di iscrivere nell’Ordinanza da Mar banditi, relegati, carcerati per debiti di imposta e soldati delle Cernide responsabii di gravi mancanze disciplinari o di ripetute assenze ingiustificate alle esercitazioni o “mostre”.
Era una condanna severa data la durezza della vita, dopo ogni campagna stagionale il 20 per cento dei rematori era sbarcato perché ormai inabile o moriva per malattia. Questo dato impressionante l’ho trovato in una raccolta di saggi che parlava delle pene e della vita nelle galee. Il resto nel vol “TRA I BORBONI E GLI ASBURGOdi Ilari, Boeri e Paoletti, di tanti anni fa.