Musica a Venezia-La Cappella Marciana.(Con ascolti)
La Cappella Marciana, costituita nel XIV secolo per accompagnare le cerimonie dogali,è oggi uno dei due cori più importanti d’Italia, assieme a quello della Cappella Sistina a Roma.
Nel 1403 diventa anche scuola di musica, per volontà del Senato veneto, con il compito di istruire al canto anche chierici e seminaristi. Il Doge di Venezia era il “vescovo” delle Terre di San Marco, non nominato dal papa e con il diritto di nominare i vescovi del dogado.In questo periodo la cappella Marciana fu una tra le istituzioni musicali più importanti del tempo, e divenne il centro propulsore a capo della gloriosa “scuola veneziana”. In nessun’altra città europea, come a Venezia le Arti conoscono una così grande fioritura. Architetti come Da Ponte, Sansovino, Palladio, magnifiche opere di pittori come Bellini, Tiziano, Veronese e Tintoretto abbelliscono cappelle e altari di chiese, saloni e gallerie di nobili dimore. Anche libere associazioni di cittadini e artigiani, le celebri ”Scuole” promuovono oltre all’assistenza e i commerci anche le attività artistiche, commissionando ai più grandi artisti la decorazione delle proprie sedi. La città che, ormai ricchissima di monumenti e opere d’arte, stupisce i visitatori che affluiscono da tutta Europa.

Scuola Grande di San Rocco, -Sala Superiore.
Questo splendore e questa magnificenza non possono non riflettersi anche nella musica. La fama dei compositori della Cappella Ducale della Basilica di S. Marco, la più grande d’Europa,è così celebre che regnanti e prìncipi inviano i musicisti delle loro corti a Venezia per apprendere e approfondire i segreti della bellezza di quella musica. Andrea Gabrieli e il nipote Giovanni Gabrieli e altri sono gli iniziatori di uno stile che fa scuola ed ha grande seguito in Italia, da Croce a Monteverdi fino ad arrivare a Vivaldi: la Scuola Veneziana. Perchè quella musica risulta tanto attraente? Merito della stessa Venezia, città cosmopolita e aperta a tutte le novità dell’arte, cerniera tra le culture di Oriente e Occidente. Ma anche perchè si son create le condizioni per una evoluzione che porterà rapidamente la musica rinascimentale verso l’epoca barocca. Alla base di questa trasformazione ci sono elementi di novità che verranno sviluppati nel successivo 1600.La forma musicale, dall’austera concezione liturgica, diventerà sempre più musica spettacolare. Per colpire più l’immaginazione dei fedeli, piuttosto che il loro spirito e indurre al raccoglimento. Il maggior impiego delle voci soliste, di insiemi strumentali (soprattutto gli ottoni) spesso concertati con una o più voci soliste, l’intervento del coro, talvolta due disposti in luoghi distinti, devono dare all’ascoltatore l’impressione di essere immerso ed avvolto dalla musica:la nostra stereofonia. Giovanni e Andrea Gabrieli hanno intuito l’importanza della correlazione tra suono e spazio, nella Basilica di S. Marco, nella Basilica dei Frari, nell’Aula della Scuola Grande di S.Rocco, hanno trovato luoghi d’elezione per far eseguire le loro musiche.E’ nata la grande musica con la quale la Serenissima celebra il proprio fasto e la propria grandezza.

Basilica di San Marco.
Venezia, quanto a solennità e fasto, nei secoli passati non era seconda a nessuno. All’annuncio della vittoria di Lepanto, recato da Giuffredo Giustinan su una galea che trascinava lo stendardo dei turchi sconfitti, il 18 ottobre 1571, si tennero grandiosi festeggiamenti, con musiche celebrative composte per l’occasione. Nel 1573 quando Sebastiano Venier , accolto da una cinquantina di senatori vestiti in pompa magna, entrò finalmente nel porto del Lido con la sua nave parata a festa, scortato poi fino al Canal Grande, per approdare in Piazza S. Marco. Nella Piazzetta lo ricevettero i patrizi e il popolo ancora festante, anche se dalla vittoriosa battaglia erano trascorsi circa 15 mesi.Seguì una solenne celebrazione in San Marco, alla presenza del Doge.
Di Andrea Gabrieli furono anche le musiche dell’Edipo re col quale, nel 1585, si inaugurò il primo teatro al chiuso, il teatro Olimpico di Vicenza.