PALAZZO DUCALE, VENEZIA, sala Erizzo
di Millo Bozzolan
Una particolare attenzione merita il ritratto del Doge Erizzo, qui presente. Autore Bernardo Strozzi, detto il Cappuccino o il Prete genovese (Genova, 1581 – Venezia, 2 agosto 1644), è stato un religioso e pittore italiano del Seicento È considerato uno dei più importanti e prolifici esponenti della pittura barocca italiana.La sua opera si è ispirata inizialmente alla scuola pittorica toscana per risentire, successivamente, delle influenze di artisti lombardi e fiamminghi, sia pure restituite in una matrice comune reinterpretata con personale visione.
La sua cifra stilistica è stata caratterizzata inizialmente dall’uso di colori intensi tesi a costituire un elemento strutturale ben definito rispetto alla rappresentazione pittorica.[2]
Ne La verità pittoresca di Giovanni Battista Volpato, del 1685, viene evidenziata la sua abilità nell’àmbito del cosiddetto pittoresco, assimilabile a quella di artisti come Palma il Giovane e Francesco Mattei.
Nella sua carriera, Strozzi operò anche a Venezia – città nella quale morì – e sulla laguna seppe raccogliere le nuove influenze artistiche, derivate prevalentemente dall’opera di Paolo Veronese, in grado di meglio focalizzare l’aspetto di pura scenografia dei lavori che andava realizzando.