Santa Lucia nel Veneto, una tradizione antica.
Il 13 dicembre nel Veronese e in altre zone di Veneto e Lombardia si festeggia con particolare solennità santa Lucia. Secondo la tradizione popolare veronese, intorno al XIII secolo, in città, in era scoppiata tra i bimbi una terribile epidemia di “male agli occhi”. Si decise allora di chiedere la grazia a santa Lucia, con un pellegrinaggio a piedi scalzi e senza mantello, fino alla chiesa di S. Agnese, dedicata anche alla martire siracusana, posta dove oggi c’è il Municipio. Il freddo non invogliava i bambini a partecipare al pellegrinaggio, allora i genitori promisero loro che, se avessero ubbidito, la santa avrebbe fatto trovare dei doni al ritorno. I bambini accettarono, si fece il pellegrinaggio e poco tempo dopo l’epidemia si esaurì. Da quel momento è rimasta la tradizione di portare in chiesa i bambini, per la benedizione degli occhi, il 13 dicembre e ancora oggi, la notte del 12 dicembre, i bambini aspettano S. Lucia che porta i regali, in sella ad un asinello. Si usa lasciare un piatto sul tavolo con del cibo con cui ristorare sia lei che l’asinello prima di andare a dormire.Si racconta che le spoglie della santa siracusana siano passate da Verona nel loro viaggio verso la Germania intorno al X secolo. Ciò spiega anche perchè il culto della santa sia molto diffuso nel nord Europa. Sicuramente più fondata è l’ ipotesi che culto di Santa Lucia derivi dal periodo di dominio della Serenissima su Verona. Venezia infatti, già nel 1204, fa trasportare le spoglie della santa nella città lagunare.
Lucia era nata a Siracusa, forse nell’anno 281, da famiglia nobile e ricca, si era contraddistinta per la sua dolcezza ed amorevolezza. A quel tempo in Sicilia imperversava il paganesimo e Lucia si avvicinò al Vangelo e decise di convertirsi al cristianesimo. I suoi genitori avevano deciso di farla sposare, ma Lucia non ne volle sapere. Il futuro sposo non era neppure cristiano, mentre lei intendeva dedicare la sua vita al Signore. Questa decisione non venne rispettata dai genitori ed iniziò per la giovane una vera e propria persecuzione, fu processata e si fece di tutto per farle cambiare idea.Quando fu certo che Lucia per nessun motivo si sarebbe piegata a rinnegare la propria fede, le vennero prima strappati gli occhi, infine fu decapitata, il 13 dicembre dell’anno 304. Attorno al suo sepolcro si sviluppò una serie di altre tombe, perché tutti i cristiani volevano essere tumulati accanto a Lucia. Ma nell’878 Siracusa fu invasa dai Saraceni, i cittadini nascosero il corpo in un luogo segreto per sottrarlo alla furia degli invasori, ma nel 1040 venne trafugato a Costantinopoli. Nel 1204 i Veneziani trasportarono le reliquie da Costantinopoli a Venezia. Non c’è però alcuna prova scientifica che si tratti proprio del corpo della Santa.
Un celebre dipinto di Caravaggio ha per soggetto il seppellimento di Santa Lucia.
A Venezia le spoglie riposarono fino al 1861 nella chiesa dedicata a S.Lucia in riva al Canal Grande. Chiesa che venne demolita per far posto alla stazione ferroviaria, alla quale si diede il nome di Santa Lucia. L’urna della Santa venne trasferita nella vicina chiesa di San Geremia, dove si trova tuttora.Meta di devoti che invocano in particolare la guarigione di problemi agli occhi.
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