Spieghiamo la storia ad Alberto Angela: quella che parla di Golasecca e Veneti, che lui ignora.
Un amico, Giorgio Burin, in giro nel varesotto, ha fotografato l’altro giorno ( Dio esiste) fin che Angela spiegava in televisione che i veneti erano romani che costruivano arene a Verona, questa lapide. Siamo a Golasecca, che ha dato il nome a una civiltà particolare, di tipo hallstattiano -preceltico, in stretto contatto con i nostri antenati. Guardate l’elmetto, ad esempio. Elmetti simili li usavano anche i nostri antenati. Comune era anche il rito dell’incinerazione e le tombe a tumulo con le ossa deposte in urne.
La cultura di Golasecca (IX–IV secolo a.C.) si sviluppa a partire dall’età del bronzo finale, nella pianura padana e prende il nome dalla località di Golasecca, presso il Ticino dove, agli inizi del XIX secolo, l’abate Giovanni Battista Giani effettuò, nell’area del Monsorino, i primi ritrovamenti (circa cinquanta tombe con ceramiche e oggetti metallici).
Le sue testimonianze materiali si trovano sparse in un ampio territorio di 20.000 km²[1] a sud delle Alpi, compreso tra i fiumi Po, Serio e Sesia delimitato a nord dai valichi alpini. La maggiore densità demografica si è sempre avuta nella fascia collinare subalpina, con una continuità di circa un millennio, ed è questa l’area che ha visto lo sviluppo dei due epicentri della Cultura stessa, le zone di Sesto Calende–Golasecca–Castelletto Ticino e quella nei dintorni di Como.
Nel territorio della Cultura di Golasecca sono state effettuate scoperte che hanno modificato sensibilmente la conoscenza della protostoria europea. Nel territorio di Castelletto sopra Ticino è stato ritrovato, ad esempio, un masso iscritto, databile entro il VII secolo a.C., con la più antica iscrizione in lingua celtica su pietra finora nota: lettura probabile Chothios, interpretabile come il figlio dell’anziano. Il cippo è attualmente conservato presso la sede della Biblioteca civica castellettese.
Dal punto di vista archeologico sono attribuiti alla Cultura di Golasecca i ritrovamenti databili dal IX al IV secolo a.C. Tuttavia le origini di questa cultura si riallacciano direttamente alle precedenti fasi dell’età del bronzo recente (Cultura di Canegrate, XIII secolo a.C.) e finale (Cultura del protogolasecca, dal XII al X secolo a.C.). Parimenti gli studi effettuati negli ultimi anni (in particolar modo gli studi cronologici condotti da Raffaele De Marinis) hanno dimostrato una notevole continuità culturale anche dopo la grande invasione dei Galli Transalpini del 388 a.C.
https://it.wikipedia.org/wiki/Cultura_di_Golasecca
“…hallstattiano-preceltico…” La cultura di hallstatt credo che sia celtica dell’età del bronzo.