UN “BIGLIETTO” AUTOGRAFO DEL DOGE FRANCESCO MOROSINI COL SIGILLO PRIVILEGIO DEL PAPA
Di Millo Bozzolan
Chi mi segue, lo ha già visto, il documento della Cancelleria dogale, ora in mia custodia per un atto di squisita cortesia di un grande veneziano. Però ieri un amico in visita ne ha ricavato delle foto ad alta definizione per cui, chi vuole potrebbe tentare di decifrarlo.
E’ stato scritto di pugno del Grande Condottiero, su un foglio di carta pergamena, un anno prima della sua morte. vi è la data assieme alla firma, nell’ultima riga. Oltre a ciò il sigillo in piombo, col nome Suo in latino: il sigillo di “modesto” piombo, ne abbiamo parlato di recente, aveva invece un significato di prestigio. Riprendo il post parzialmente:
Secondo la tradizione, il Dose Ziani si stava preparando a sigillare i documenti di presentazione dei messi pontifici, in partenza verso la sede dell’imperatore a Pavia, utilizzando un normale sigillo di cera. Di fronte a ciò, il Papa intervenne risolutamente ed impedì di proseguire, concedendo sull’istante che le lettere venissero autenticate con un sigillo di piombo, conforme l’uso della Corte Vaticana e segno di alto privilegio.
Da quel momento dunque il ducato veneziano cessò di essere uniformato alla Cancelleria di un qualsiasi altro Comune, ma venne innalzato alle procedure utilizzate in quel tempo dal Papato, dagli Imperatori Bizantini e dai Principi normanni. Con la concessione del sigillo di piombo la sovranità politica della Repubblica veniva formalmente riconosciuta e per questo posta al di sopra degli altri Comuni.
http://venetostoria.com/2015/09/29/i-sette-trionfi-ducali-i-segni-del-potere-del-dux-venetorum/