UN PERSONAGGIO AVANTI RISPETTO AI SUOI TEMPI
di Simonetta Dondi dall'Orologio
Importante personaggio fu Gaspare Gozzi nato a Venezia nel 1713 e mancato a Padova nel 1786.
Dobbiamo fare un poco di biografia per ubicarlo nell’epoca per comprendere le ragioni che lo portarono ad essere un innovatore moderato dei suoi tempi.
La famiglia Gozzi erano originari di Bergamo e nel XVI secolo si traslocarono a Venezia in cerca di fortuna.
Gaspare aveva studiato con i padri Somaschi di Murano fino al 1732, a causa delle difficoltà economiche familiari, dovette mantenersi solo, realizzando traduzioni di grandi umoristi antichi e moderni.
Ottenne la gestione del teatro Sant’Angelo e con il fratello Carlo fondò nel 1747 lAccademia letteraria tradizionalista dei Granelleschi, cercando di dar vita ad un repertorio teatrale moderno senza l’uso della maschera che non ottenne approvazione.
Fallito il progetto del teatro, lavora con il procuratore Foscarini che lo aiutò con il primo volume della Storia della Letteratura veneziana (pubblicata nel 1752).
Gaspare fu umorista, moralista e giornalista che era un’attività prettamente commerciale: a lui si deve praticamente “la vita” della Gazzetta veneta (negli anni ’60 del secolo XVIII) del Mondo morale e dell’Osservatore veneto.
Successivamente divenne funzionario dei Riformatori dello Studio di Padova, la magistratura veneziana che si occupava della politica culturale della Repubblica di Venezia: svolse per molti anni con buon senso ed apertura mentale l’incarico di sovraintendente alle stampe revisore (censore) dei libri.
Gozzi era avanzato rispetto ai suoi tempi e consapevole che la tradizione avrebbe opposto all’invito degli intellettuali illuministi a riformare il mondo.
Per questo nelle proprie pagine parla di un ambiente intellettuale troppo colto per non intuire la decadenza della propria tradizione.
Nell’epoca austriaca nel territorio veneto gli austriaci trovano un’ambiente distinto a tutti gli altri, per quanto concerne l’istruzione pubblica, grazie all’intelligente lavoro di Gozzi. Anche se gli alunni erano di differenti età e con cognizioni disomogenee, bisogna dire che Gozzi aveva introdotto molte innovazioni scolastiche.
La Serenissima fin dal XVI secolo aveva i migliori tassi d’istruzione rispetto ad altre zone d’Italia ed anche d’Europa, l’alfabetizzazione si aggirava sul 33% nel 1587, nella sola Venezia in questo stesso anno, gli scolari che frequentavano scuole private erano l’89%, le scuole comunali erano più frequenti nei piccoli centri.
Sempre parlando di avanguardia, a Padova fu una delle prime città, episodio nobile, ad aprire delle scuole all’aperto per i bambini di debole costituzione, (un’aula della scuola Camillo Aita al bastione S. Croce).