UNA PIANTA SACRA CHE UNIVA I VENETI DELLA BRETAGNA A NOI
Adoro Piero Favero come studioso, anche per queste scoperte che smentiscono certi studiosi nemici dell’idea dei Veneti “popolo d’Europa”. Ci raccontano che il termine “VEN” comune a tanti popoli sparsi dal Baltico a molte parti del continente non è un indizio di parentela, ma è INDUBITABILE ormai che essi, SPARSI PER L’EUROPA, portarono ovunque la civiltà dei “Campi d’urne” con il rito dell’incinerazione. Questo ci spiegarono ricercatori germanici e polacchi già tanto tempo fa.
I Veneti di Bretagna esprimono una cultura che rispetto ai loro vicini evolve in modo autonomo – così come autonomamente – a partire dal 120 a. C. – essi battono moneta propria.
Nella moneta a sinistra è raffigurato un elegante cavallo da corsa e il cocchiere regge in mano probabilmente un ramo di smilace.
Se si tratta veramente dell’edera fiorita (Slilax aspera), allora dobbiamo concludere che era una pianta sacra ai Veneti perché sembra di coglierla anche nella cornice tutto intorno al disco di Montebelluna.
al centro l’uccello ne tiene nel becco le foglie a forma di cuore e si nutre delle sue bacche.