VENEZIA E LA LIBERTA’ PERDUTA, RAFFIGURATA IN UN QUADRO,
Di Millo Bozzolan, veneto marciano.
Perché amo Venezia? Non solo per la sua storia, la sua arte, ma anche perché rappresentò e garantì la Libertà dei suoi cittadini (allora si diceva ‘sudditi’ come anche oggi in Inghilterra, e non ci sia adontava). Nono solo, portò avanti in maniera cosciente l’idea di riunificare l’antica X Regio, l’angulus venetorum, che presentò sempre una continuità culturale unica nella storia italiana (a detta anche di un grande studioso, il Pallottino) ergendosi a guida dei Veneti e delle altre Nazioni ad essi associate.
Non possiamo che rimpiangere la sua caduta nel 1797 e la perdita di libertà dei Veneti che ne fu conseguente: il quadro ci mostra questa realtà. Il primo Padrone dei Veneti, che fa issare le sue bandiere imposte dal 1815, al posto dell’immortale gonfalone. Certamente fu un padrone che almeno riconosceva, col Lombardo Veneto costituito a regno, una realtà storica di Nazione ai Veneti (e ai Lombardi), cosa poi negata con la follia unitaria dal 1861-1866 in poi. Ma sempre un padrone estraneo alla nostra storia vecchia di 3000 anni, egli fu.
Condivido tutto, caro Milo. L’unico particolare è che il primo padrone dei Veneti, che fece issare le sue bandiere al posto dell’immortale vessillo di San Marco furono naturalmente i Francesi, entrati in Città all’alba del 16 maggio 1797. Da notare che il tricolore che alzarono in piazza San Marco, come segno di dominio sulla Veneta Nazione, non fu il tricolore francese, ma quello della Repubblica Cispadana, cioè il tricolore italiano. Infatti, ribatezzarono il 1797 “Primo anno della Libertà Italiana”, non prima di aver introdotto il calendario rivoluzionario (con i mesi Vendemmiaio, Brumaio, Frimaio, Nevoso, Piovoso, Ventoso, Germinale, Fiorile, Pratile, Messidoro, Termidoro, Fruttidoro), nell’ansia di sradicare la Tradizione Cattolica e Classica dall’Europa per rivoluzionarla secondo i dettami massonici. Che fosse il tricolore bianco-rosso-verde, lo si vede anche in certi rari dipinti.