RIGA DOPO RIGA, SPIEGATA L’INDIPENDENZA DEI VENETICI DALL’ORIGINE.
Di Edoardo Rubini
Mi scriveva lo studioso Edoardo Rubini: ho trovato questo bellissimo sunto di storia bizantina, scritto con senso critico e senza agiografie romanizzanti dall’ottima Ornella Mariani.
Il link è: http://www.italiamedievale.org/sito_acim/contributi/bisanzio.html
Vi ritroverai l’impostazione data anche da me nel leggere gli eventi di quegli anni.
Con l’invasione longobarda nella seconda parte del VI secolo, Costantinopoli perse pezzo dopo pezzo il controllo di tutta l’Italia.
Già all’inizio del VII restavano solo brandelli di potere imperiale a nord di Ravenna.
La Venetia lagunare non fu invasa, perché quando fu attaccata Altino, le città lagunari si difesero chiudendosi in un territorio impenetrabile,
che l’impero non poteva difendere né con la fanteria, né con la flotta.
Il presidio militare bizantino di Oderzo fu presto perduto e la guarnigione sfollò a Ravenna: nel 602 cadono Padova e Monselice, nel 639 Oderzo e Altino.
L’esarcato bizantino a Ravenna era nato appena nel 584, come militarizzazione dei residui territori bizantini in Italia a scopo difensivo dalla minaccia longobarda;
i governatori militari bizantini ora accentravano poteri sia civili che militari.
La riforma, avvenuta nei primi anni dell’Imperatore Maurizio, prevedeva che a capo dell’esarcato vi fosse l’Esarca, che risiedeva a Ravenna nel palazzo di Teodorico; esso eranominato direttamente dall’Imperatore, reggeva teoricamente tutta l’Italia (era spesso un eunuco di provenienza orientale, che deteneva la carica di patrizio).
Il primo esarca di cui si ha notizia fu Decio, un patrizio citato in un’epistola del 584 di Papa Pelagio: nella medesima lettera si comprende come la situazione a Ravenna fosse disperata perché vi si dice che l’exarchus non poteva portare aiuto a Roma contro l’invasione longobarda in quanto già a stento riusciva a difendere Ravenna.
Questa era la realtà, altro che dominazione bizantina…
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