VERDI FISCHIATO IL 25 APRILE A VENEZIA.
Di Edoardo Rubini. (perle ai porci ?? 😀 )
Carissimi,
chi vi scrive ricorda bene di essere stato richiamato dall’insegnante di Lettere in 2° liceo classico per aver chiamato “sta roba” la Divina Commedia del grande Vate.
Per la verità, non volevo denigrare il poeta, ma il fatto è che – da buon veneto – non concepisco il culto degli artisti e intellettuali “nazionali” perché me lo dice l’istituzione o la tv. Quindi, ero sul palco il 25 quando l’Aida è stata coperta da bordate di fischi e confesso di essermi fatto delle belle risate.
Non mi è parsa un’azione eroica, ma un semplice messaggio mandato dal mio popolo verso la tribuna (cioè pur sempre “l’istituzione”) a dire che noi tutti volevamo per la festa di San Marco musica veneta, della cui esistenza (come la poesia veneta, la pittura veneta, osannate in tutto il mondo) l’Orchestra della Fenice, come tutto l’establishment italiano, ignora l’esistenza. Perché tanto “siamo tutti italiani”.
La storia, però, dice il contrario e i fischi possono aiutare a comprenderlo.
Che cosa poi simboleggi Giuseppe Verdi lo hanno già scritto gli amici di WSM e basta che clicchiate sul riquadro sotto per leggerlo.
Alla fine, tutto il pubblico ha applaudito l’Orchestra della Fenice, come pure riconosciamo tutti che Verdi è un grande musicista, ma sul piano culturale non basta che una cosa sia bella in sé: se eseguita n pubblico, deve anche rispondere all’occasione per la quale viene proposta.
E questo non era, quindi anche i fischi possono aiutare a comprenderlo.
WSM!
Edo
ogni momento particolare, deve avere la sua musica