14 LUGLIO IN FRANCIA, che festeggiano?
di Milo Boz Veneto
Non festeggiamo, non esultiamo, perché ancora i conti con la Francia sono aperti.
Si, ci han rubato tanto, compresa la memoria di quello che eravamo, parlo per la mia gente veneta. Non paghi, continuano l’opera in maniera subdola, cercando di impadronirsi anche delle spoglie della salma, come? Collegando in un continuum aberrante, l’eredità della Serenissima alla figura del Corso, quasi lui, che disprezzava i veneziani, ne fosse stato il continuatore ideale.
Qualche anno fa sono riusciti a introdurre, malgrado le nostre proteste (da lì partì un processo storico alla figura di Napoleone che ebbe risonanza grande), la statua del tiranno al museo Correr. Molta parte nella bella impresa la ebbe un comitato francese, chiamatosi “Gli amici di Venezia” (morta, verrebbe da aggiungere), che continua imperterrito nell’opera.
Dopo aver fatto concedere dal ministro della cultura francese, una onorificenza alla direttrice del Museo Correr, questa non ha trovato di meglio per ringraziarli, che ristrutturare il percorso e le sale espositive, accantonando cimeli importantissimi dell’epoca della Serenissima, per far risaltare le sale destinate a Napoleone stesso diventato re padrone anche dell’Italia, che vergogna !
A questo sia aggiunge che con la manipolazione della storia e la perdita dell’indipendenza, siamo stati per troppo tempo un “volgo disperso”, i cui rappresentanti locali, a parole a volte favorevoli al recupero della nostra identità, hanno seri dubbi di fondo nel loro cuore, se in questa ricorrenza, e parlo ad esempio del governatore Zaia, inviano al Presidente francese, i complimenti e gli elogi per le conquiste realizzate dai francesi con la loro rivoluzione. Una piaggeria simile fa pensare a una Sindrome di Stoccolma in fase acuta.