Basta turismo ignorante e vandalico a Venezia.
Venezia può vantare un elenco lunghissimo di luoghi d’interesse, Tripadvisor, il noto sito dedicato alle esperienze di viaggi, abbonda di spunti di ilarità, ma anche di sconforto. Sconfortante è constatare che non pochi di quelli che ogni giorno calano su Venezia e si pigiano in Piazza San Marco e a Rialto non hanno la minima cognizione del luogo in cui si trovano. Venezia soffoca anche per questa gente che agogna poter dire di essere stati a Venezia, ma non è consapevole di cosa Venezia sia.
Per molti Venezia è solo una tappa della crociera tutto incluso sul mastodonte marino, con 2 ore di tour della città storica, con guida non si sa da dove sbucata ma certamente abusiva. Il tempo di comprare la gondola di plastica cinese e la palla con la neve e poi ritorno a bordo e ripartenza.
Anche chi a Venezia arriva con l’intenzione di una normale visita, non sempre riesce a essere conscio di trovarsi in una città carica di secoli di civiltà e di storia. Su Tripadvisor un tizio che si firma G…. 1987 che evidentemente ritiene di avere una preparazione tale da porlo in grado di dispensare consigli, così descrive la Basilica di San Marco:
”All’entrata comincia la rottura di scatole: chi ha uno zaino non può entrare, ma deve lasciarlo in custodia per poi andarlo a ritirare una volta finita la visita.”
(Informati prima, una Basilica dell’anno Mille non è il K2 e tu non sei uno sherpa, adesso ci sono anche severe misure antiterrorismo, niente bagagli voluminosi.)Il tizio prosegue poi:
”Ora veniamo alla cosa che trovo più scandalosa e odiosa di tutte: il dress code nemmeno si dovesse entrare in un qualche locale chic. Se hai indosso una canottiera, sei costretto a comprare, al modico prezzo di un euro, uno straccio orrendo per coprirti le spalle, si dovessero scandalizzare le tessere dei mosaici! Ovviamente all’uscita c’è una fantastica cassapanca dove si possono lasciare questi cenci in modo tale che i responsabili della basilica possano nuovamente lucrarci sopra a costo zero.”
All’imbecille, non dico la povera e malridotta Scuola italiana, ma nemmeno la mamma o la zia avranno spiegato che una Basilica è un luogo sacro, non ci si entra in costume e canottiera, si, anche ai mosaici di questo luogo si deve rispetto. San Marco non è un locale chic, è una chiesa, cretino. Da più di un millennio il luogo più sacro della città, chi entra dovrebbe essere conscio di quanti secoli abbiano le pietre che sta calpestando
Che è una chiesa, però, gli sovviene quando trova esagerato spendere un paio di euro per vedere il Museo del Tesoro, o la Pala d’Oro, la terrazza dei cavalli. Esosi sti veneziani, pazienza il caffè Florian, anche la chiesa è cara. Chissà se nella sua città di provenienza si trova tutto aperto,bello, lustro e gratuito.
Quanto agli stracci orrendi, si è provveduto a mettere a disposizione dei teli per non rimandare indietro chi, giunto all’entrata in tenuta balneare, non volesse rinunciare alla visita.
Di questo genere di ”turista” Venezia non avrebbe bisogno, a poca distanza si possono trovare Caorle, Sottomarina, dove andare liberamente con zoccoli e braghette a mangiare tranci di pizza.
Non riesco a capacitarmi di come si possa intraprendere viaggi di centinaia o migliaia di chilometri senza prima cercare un minimo di informazioni su ciò che si va a visitare. Tutti aspirano a visitare Venezia,
Per i portieri d’albergo è frequente sentirsi chiedere se l’hotel dispone di parcheggio, meglio se gratuito, meglio ancora se interrato, se si può arrivare in auto a San Marco e via farneticando.
C’è chi chiede se si può arrivare a Murano a piedi, chi cerca invano la chiesa di San Marco Polo. Peggio ancora chi arriva munito di tende da campeggio con l’attrezzatura completa e si installa davanti a una chiesa monumentale, sopra un ponte o vicino alla riva per avere i servizi annessi.
Oppure chi usa i cestini per l’immondizia come wc e le fontane come bidet.
Tempo fa una coppia di allegrotti turisti si divertì al sole tra gli spruzzi,sul monumento della Partigiana, a Castello.
Per questa massa di persone, a cui non interessa un accidente della civiltà, della storia e della cultura, sarebbe opportuno prendere in considerazione l’ipotesi di installare, in una landa di terraferma, un grande parco divertimenti. Con un ponte di Rialto e quello dei Sospiri finti, le gondole di plastica e pieno di McDonald’s.
La coreografia di Venezia…..