Colori caldi da calpestare
Quando camminiamo raramente ci soffermiamo a guardare cosa calpestiamo, è normale, soprattutto con la frenesia della vita quotidiana.
Anche i pavimenti delle strade però possono raccontarci storie interessanti sul passato e come sono arrivati a noi in perfetto stato di conservazione nonostante il quotidiano transito di merci e persone.
Il Selzado (mal tradotto come selciato), era una strada di maggiore importanza rispetto ad altre che erano fatte solamente di terra battuta.
Nel Veneto conserviamo esempi antichi, come il sottoportico del Palazzo Camposampiero (XIII secolo), oggi parte del Municipio in Via Oberdan a Padova; il pavimento di fronte alla Chiesa di Santa Maria dell’Orto ed il ponte Benedetti a Venezia.
Le fonti testimoniano che nel 1267 Piazza San Marco era pavimentata con mattonelle di cotto disposte a spina di pesce che vennero poi rinnovate assieme ad inserti di pietra d’Istria, dal Doge Venier, nel 1392, che suddividevano in comparti squadrati l’area della Piazza. Successivamente nel 1406 sembrerebbe che questi riquadri dividessero le zone del mercato.
Come si vede nell’immagine le mattonelle di forma rettangolare e di uguali dimensioni (però non i colori che permettono li caldo gioco di tonalità) venivano disposti a 90º tra di loro ed in file parallele, di modo che la testa di una mattonella toccasse il fianco dell’altra.
La prossima volta che avrete occasione di passare per questi luoghi guardate anche in basso ed immaginate tutto quello che ha vissuto quel pavimento.