GLI ABITI RIPRODOTTI DA CESARE VECELLIO, un documento straordinario dell’epoca.
CESARE VECELLIO. MERCANTE GRECO DI FINE ‘500.
L’abito de gli mercanti Greci è che portano una berretta di panno in capo bassa, overo di canevaccia di seta, e hanno le calze intere con scarpe al modo nostro d’italia. Vestono alla lunga di sotto, e di sopra e generalmente di panno fino nero.
CESARE VECELLIO. SFACCHIOTTA O CONTADINA DI CANDIA.
quest’isola è posta sotto un clima, che non sente l’asprezza del freddo e usano le persone rozze, tanto gli uomini quanto le donne, portare per la maggior parte vestimenti leggerissimi, le sfacchiotte, quando tutte l’altre Contadine, di quell’isola sogliono andar vestite di tela bianca di lino, ò bombace (cotone). Alle vesti usano alcune d’esse portare i busti duri alla Veneziana.
CESARE VECELLIO. SFACCHIOTTO DELL’ISOLA DI CANDIA, fine del 1500.
Questi popoli vanno tanto di verno quanto d’estate vanno vestiti di cuoio nero, del quale fanno un vestimento in due falde accomodate l’una dianzi e l’altra di dietro e allacciandole sopra le spalle, e sotto le braccia con alcune stringhe fatte del medesimo cuoio. Le loro camice sono crespe intorno al collo. Portano una berretta di color nero, di lana assai grossa, ma non molto grande.