GRADO, LA CAPITALE DEI VENETI MARITTIMI PER PIU’ DI UN SECOLO.
Di Bruno Scaramuzza
Da pochi anni i bizantini avevano riconquistato l’Italia, allorché nel 568 entravano nelle nostre terre i longobardi guidati da Alboino ed in poco tempo il loro potere si diffondeva e si consolidava in tutta Italia ad eccezione di poche enclaves bizantine.
A Costantinopoli la corte incaricava allora un geografo, tale Giorgio di Cipro, di elencare le città italiane rimaste fedeli all’Impero. Per le Venezie, come si vede nella cartina, venivano indicate Pola, Trieste, Pucino, il castrum di Oderzo, Padova ed il castrum della nostra Grado (Ko.Grádon) che, essendo la nuova sede del patriarca di Aquileja, era diventata di fatto e lo sarà per più di un secolo la capitale della Venezia marittima.
E a Grado, in tale periodo, si riunivano ogni sabato i rappresentanti delle tante isole delle lagune (da Chioggia in qua): i tribuni che, come sappiamo alla fine del VII secolo (o inizi dell’VIII) saranno sostituiti, su suggerimento del nostro Patriarca, dal Doge (‘l Doze).