I VENETI ANTICHI ERANO UN PO’ AUSTRIACI E MOLTO… EUROPEI LA MURRINA VENETICA.
ARMATURA HALLSTATTIANA di un capo, dato che i guerrieri normali avevano giubbetti di stoffa spessa. Il luogo di rinvenimento è Kleinklein in Austria e possiamo considerarli reperti venetici. Del resto la X Regio comprendeva anche gran parte dell’Austria attuale e la capitale Vien fa pensare, come per la capitale dell’antica Bretagna veneta, alla presenza venetica. i reperti affini ai nostri, se non uguali, lo confermano. è conservata nel museo di Graz.
bastone cerimoniale di un capo hallstattiano di Tolna, Ungheria. noterete il cavallo,
LA MURRINA VENEZIANA E LE PERLE DI VETRO VENETICHE
In Italia c’è il vezzo consolidato di considerare quasi tutto quello che è di origine antica, di derivazione romana o (se nel nord dello stivale) al massimo celtica. Cercate notizie sull’origine delle famose murrine veneziane, troverete riferimenti ad Aquileia romana (guai a voi se scrivete venetico romana). Da lì i vetrai veneziani avrebbero continuato l’arte antica, che li rese famosi nel mondo. Tanto che queste “perle di vetro” si trovano oggi tra i reperti archeologici persino in Africa, dove erano considerate come delle monete di gran valore, arrivate in loco già nel 1600 con le prime navi europee. In realtà possiamo dire che, una volta (forse) imparata la tecnica dai primi inventori che furono gli egiziani, i quali esportarono i loro manufatti in tutto il Mediterraneo, divenne una tipica produzione veneta già nel 500 a. C. Parlano chiaro i reperti, poiché queste perle di pasta di vetro colorata fusa in strati sovrapposti, le trovate esposte nei musei di Montebelluna e Mel, rinvenute nei siti venetici assieme ad altri manufatti. Grandi quantità furono trovate anche in Austria nella zona di Hallstatt. Come quelle che potete ammirare nella foto, testimonanza della nostra antica civiltà, rinvenute in Slovenia.