I VENETI DI RE ARTU’ COME I DOGI “PRIMI TRA I PARI”
Re Artù era probabilmente un discendente dei Venedoti una antica popolazione veneta che occupò l’attuale Galles collegata anche ai Veneti di Bretagna. E proprio quelle terre, secondo Favero furono il proscenio delle vicende dei cavalieri della tavola Rotonda.
La posizione egalitaria dei cavalieri di re Artù che siedono insieme a lui alla Tavola Rotonda, pur assente nei testi più antichi, ricorda in un certo qual modo quello stile politico già descritto dai Veneti del Baltico e per i Veneti antichi dell’Adriatico, quale forma di conduzione collegiale delle questioni pubbliche.
Se i Venete della Paflagonia ebbero come capo Pilemene, i Veneti antichi di Este avevano una figura di “re sacerdote” chiamata pilpotis (signore della cittadella, cioè del pili ) che aveva un potere assimilabile a un primus inter pares.
Questo carattere fu poi ereditato dalla Serenissima sia per quanto riguarda l’aspetto sacerdotale (si pensi allo sposalizio del Doge col mare ma anche aggiunge il redattore al suo copricapo, il corno che derivava dal berretto frigio, simbolo antico sacerdotale che troviamo nell’antico rappresentato dall’elmo di Oppeano ritrovato nel veronese ), sia per l’aspetto collegiale del potere nella repubblica,ove l’autorità del doge non corrispondeva ad un potere politico effettivo superiore a quello di qualsiasi altro patrizio veneto.
Da “La dea veneta” di Piero Favero.
Queste poche righe smettono in evidenza uno dei tanti elementi che portano a collegare i Veneti moderni ai loro Padri antichi. Uno potrebbe aver qualche dubbio su questa realtà, considerando i millenni trascorsi.. “loro erano pagani, noi cristiani” fa notare Favero stesso più avanti, ma io sostengo che la visione del mondo, di fondo, non è mai cambiata, nei Veneti come in altri popoli antichi come il nostro o anche più antichi. Pensate ai cinesi… Confucio diceva che “esiste un solo sole in cielo e un solo imperatore in terra” e dopo migliaia di anni sono ancora alle prese con Mao e il “partito unico”.
Nei Veneti troviamo ad esempio tante tradizioni antiche tramutate nel “diritto veneto” cioè l’assieme di leggi veneziane che non si rifaceva a quello romano ma alle nostre consuetudini. Ma mi fermo qui, ché il discorso lo abbiamo trattato altre volte.