“IL PUST” L’ARLECCHINO DELLA VALLE DEL NATISONE
Appena letta la pagina di Piero Favero che descriveva il protagonista del Carnevale della Slovenia veneta, non solo l’ho collegato al nostro Arlecchino, come ha sottolineato giustamente l’autore, (maschera, nella versione goldoniana ben più bonaria) ma ho pensato ai paleo veneti, e quel misterioso copricapo a forma di cono metallico, con punta rotonda sulla sommità, trovato ad Oppeano (Verona) e ora, per misteriosi motivi, finito a Firenze.
Quella specie di curioso elmo, come ha illustrato ampiamente lo studioso Luigi Pellini, era indossato certamente da un capo sciamano, perché era un tramite che collegava chi lo metteva sulla testa, alle potenze celesti. Era il copricapo che poi vedremo ad esempio usato dal Dio Mithra, sia pure afflosciato sulla fronte, e in questa forma possiamo collegarlo anche al berretto frigio originale.
La maschera chiamata “Pust” dagli amici di San Pietro in Natisone, è il simbolo delle forze primordiali del cosmo non ancora dominate dagli dei che crearono il mondo che ospita l’uomo (così spiega Mirca Eliade nella sua enciclopedica opera), e come tale Egli non è domabile, fa scherzi cattivelli, con lunghe pinze pizzica i presenti, porta dei campanacci, e le vesti sono composte da lunghe strisce colorate, ma sopra la veste indossa un copricapo da mago, a forma conica, che lo collega a potenze arcane .. come l’elmo di Oppeano, appunto. Ecco un interessante collegamento tra tradizioni antiche slovene e il mondo dei paleo veneti.