SULLE TRACCE DI REITIA A… MICENE

Affresco a Santorini
Nella terraferma micenea c’erano delle statuette in terracotta di una dea che si prende cura della nascita delle partorienti e a Creta la citano numerose iscrizioni il suo nome Eleuthia compare in alcune tavolette di Cnosso, redatte in lineare B.
Una particolarità è che essa risulta essere l’unica dea minoica a non avere per nome un aggettivo sostantivato. Eilithyia è la signora (cioé Potnia ) e nella religione minoica esistevano diversi suoi aspetti: la signora degli animali, la dea dei serpenti dal seno formoso, la dea della vegetazione.
Gli dei maschili erano invece rari, e rappresentati spesso in scala inferiore rispetto alle divintà femminili; in un certo senso è come in Veneto ove a una dea femminile suprema, Reitia, erano affiancate divinità maschili inferiori di tipo locale, come Altino, Apono, Alkmno (Heneto potrebbe essere invece un patrono della stirpe). Hilizia appare tra l’altro anche nelle descrizioni particolareggiate della nascita di Eracle, tanto caro ai Veneti.
Uno dei maggiori studiosi del settore minoico, Paul Faure, aveva identificato a Creta la dea Re o Reja di epoca addirittura antecedente al 1450 a.C. Se thia significa dea come in Eili-thia o come dea in greco, allora c’è un parallelismo con il nome di Reitia. Per di più Reitia, assonanza a parte è la dea del parto e il culto di Eilithyia dea con le torce nelle due mani, per portare alla luce i neonati, è proseguito fino in epoca romana…
Piero Favero, la dea veneta ed Cierre