Il castello di Mestre
di Theusk
Il castello di Mestre è suddiviso in due fortezze distinte denominate Castelvecchio e Castelnuovo.
Il Castelvecchio fu edificato nel XI secolo dai vescovi di Treviso signori del luogo e fu in precedenza feudo dei conti trevigiani e poi della famiglia Collalto. Si ergeva ad ovest del Borgo San Lorenzo, più o meno dove sorgeva l’ex ospedale Umberto I. Assalito nel 1237, il castello venne conquistato da Ezzelino da Romano nel 1245 e il Comune di Treviso inviò un suo capitano per il controllo della fortezza e del borgo.
Nel 1317 il veronese Cangrande della Scala iniziò a far guerra a Treviso che, come contromisura, rinforzò anche il castello di Mestre. Nel 1323 il castello passò sotto il dominio veronese. La Signoria scaligera fu però assai breve, Venezia infatti reagí e nel 1337 il castello divenne veneziano. La Serenissima iniziò quindi la costruzione del Castelnuovo.
Il Castelnuovo, cioé il nucleo primitivo dell’ attuale agglomerato urbano di Mestre, era caratterizzato da tre grandi vie di comunicazione: la strada Padovana (via Miranese), il Terraglio verso Treviso, e la Castellana verso Trento e il Tirolo.
Il nuovo complesso difensivo sorse più a est di Castelvecchio, là dove esistevano precedenti torri difensive e delle case/torri appartenenti alle famiglie signorili del luogo.
Comprendeva 11 torri (ma secondo alcuni sarebbero state addirittura 15 o 17) con tre porte: la porta Altino o dei Molini, la porta Belfredo e la porta del borgo o de la loza (loggia). La pianta era a forma di scudo e il perimetro misurava più di un chilometro.
Al centro si ergeva il mastio e di fronte il palazzo del podestà.
Nel 1509, durante la guerra della Lega di Cambrai, le forze veneziane si asserragliarono in ritirata dentro le mura del castello e da qui partirono poi le operazioni di soccorso verso Padova e Treviso asserragliate.
Nel 1513 il castello dovette affrontare un nuovo assalto, stavolta da parte dei Francesi che riuscirono ad incendiarlo. Ad onore dell’eroica resistenza Mestre ebbe dalla Serenissima, il titolo di “Fidelissima“.
Nel 1700 le mura, indebolite e inutili vennero demolite, restarono solo la Torre dell’ orologio (l’antica porta Borgo) e la gemella Torre Belfredo che venne a sua volta abbattuta nel XIX secolo(a lato quello che ne rimane oggi)