Il Kapellmeister della Corte viennese, Antonio Salieri.
Antonio Salieri era nato il 18 agosto 1750, a Legnago, grosso centro del Veronese, allora dominio della Repubblica Serenissima che avrebbe più tardi fatto parte del Quadrilatero. La famiglia era però originaria della vicina Angiari, il padre era un ricco commerciante di salumi e lardo, si sposò due volte ed ebbe una numerosissima prole.Non sembrava proprio una famiglia dedita alle Arti, tuttavia il piccolo Antonio fin da piccolo ebbe spiccate attitudini e grande attrazione per la musica. In particolare la musica di chiesa, non essendoci all’epoca e in zone di campagna troppe possibilità di conoscere altri generi.
La serenità della famiglia non durò a lungo, a 14 anni Antonio si trovò privo di entrambi i genitori, in miseria, i fratelli finirono separati e Antonio fu accolto dai Frati minori di Padova, dove uno dei fratelli più grandi era monaco. Ebbe modo di ricevere nozioni musicali, imparò a suonare il violino e il cembalo, gli fu data la possibilità di andare a Venezia per studiare il contrappunto. Studiò con importanti maestri, tra cui Tartini, fece parte anche della Cappella di San Marco.e fu notato dal Kappellmeister Gassmann della Corte Asburgica, che lo portò con se a Vienna, all’epoca uno dei centri del mondo musicale.
Nel 1770 Salieri appena ventenne debuttò con l’opera “Le Donne letterate”, che venne accolta con grande favore, replicò il successo con l’ “Armida”, rappresentata l’anno dopo e compose, nel 1773, 2 concerti per piano, un concerto per organo ed un concerto per flauto, oboe ed orchestra. Il 10 ottobre del 1774 Salieri si sposò con Teresa Helferstorfer . Fu un’unione felice, allietata dalla nascita di otto figl, nonostante il film di Amadeus di Milos Forman mostri un Salieri che fa il voto di castita!
Alla morte di Gassmann el 1774 Salieri gli successe nel ruolo di Maestro di cappella e poi Compositore alla Corte Imperiale Asburgica di Vienna.
Dopo i grandi successi viennesi ed europei, egli fu invitato a tornare in Italia. Godeva di enorme considerazione ed era ammirato dalla Corte Imperiale di Maria Teresa, tanto che l’Imperatrice d’Austria gli commissionò per l’inaugurazione del Regio Ducal Teatro, (oggi Teatro alla scala di Milano) fatto costruire a Milano, con la sua opera “Europa riconosciuta” che venne rappresentata il 3 agosto del 1778 e che lo portò al massimo livello di notorietà, a soli 28 anni.
La sua produzione teatrale proseguì, di successo in successo. Nel 1778 “La Scuola de’ gelosi”, “Der Rauchfangkehrer” (1781), “Les Danaïdes” (1784, attribuita in un primo tempo a Gluck), “Tarare” (1787), “Axur, re d’Ormus” (1788), “Palmira, Regina di Persia” (1795), “Falstaff o sia le tre burle” (1799, tema tratto da Le allegre comari di Windsor di Shakespeare che sarà poi ripreso da Giuseppe Verdi per il suo Falstaff). Scrisse 26 variazioni su “La Follia di Spagna” (1815) e molte altre composizioni.
Non si contavano i riconoscimenti: Il re di Francia gli conferì il cavalierato della Legion d’Onore, la nomina a membro dell’Academie Royale des Beaux Arts, la decorazione con la Civil – Ehrenmedaille d’oro. E fu socio di innumerevoli istituzioni musicali francesi e tedesche. Contribuì alla fondazione del conservatorio di Vienna, decorazioni e onorificenze in tutta Europa.Possibile che Antonio Salieri, di carattere buono, famoso, ricco, potesse mai essere geloso di un giovane musicista salisburghese ancora sconosciuto e povero?
Salieri fu coinvolto nelle note e presunte rivalità con Wolfgang Amadeus Mozart da sotterranee manovre di palazzo, ma in realtà non esistono scritti o fatti che comprovino antipatia nei confronti di Mozart, solo supposizioni, dicerie. Leggende,alimentate principalmente da un dramma ottocentesco di Puskin, da cui Forman si ispirò per il film ”Amadeus”, nel quale si può ascoltare molta bella musica, ma infarcito di falsità, banalità e invenzioni volte a spettacolarizzare. Salieri nella sua notevole carriera di insegnante ebbe come allievi musicisti destinati alla celebrità: da Beethoven a Schubert, da Liszt a Czerny, Hummel ed uno dei figli dello stesso Mozart.
Nel 1821 fu colpito da una grave malattia mentale che lo costrinse ad abbandonare la sua attività.Era anche diventato cieco. Trascorse a Vienna, in un ospedale, l’ultimo periodo della sua esistenza, morì il 7 maggio 1825, dopo aver tentato più volte di tagliarsi la gola.
Salieri fu sepolto nel Matzleinsdorfer Friedhof e le sue spoglie vennero poi trasferite al Zentralfriedhof (Cimitero Maggiore) di Vienna. Al suo funerale Schubert, che era suo allievo prediletto, diresse il Requiem in Do minore che Salieri stesso aveva scritto molto tempo prima (nel 1804) per la propria morte.
La sua città natale, Legnago, ha cercato più volte di richiedere allo Stato austriaco le ceneri del musicista, finora inutilmente.
Nei video che seguono una sinfonia dedicata a Venezia
e l’Ouverture dell’ Europa riconosciuta, opera che inaugurò il Teatro alla Scala di Milano.