Il miracoloso Francesco Querini
Francesco Querini nacque a Venezia nel 1320 da una famiglia Querini del ramo di Santa Maria Formosa.
Nel 1340 ottenne la laurea in teologia e nello stesso periodo aderì alla scuola Grande di Santa Maria della Carità.
Nel 1349 Papa Clemente VI lo nominò vescovo di Capodistria e nel 1368 venne nominato anche per intercessione del Senato Veneto che lo definì “solemnis prelatus et valde notabilis” Patriarca di Grado
Egli si insediò quindi nel Palazzo patriarcale di San Silvestro a Venezia, ormai da tempo dimora del presule , per la decadenza e il progressivo impoverimento della periferica sede di Grado.
A Venezia Querini si fece conoscere subito per le sue virtù al punto da alimentare la sua fama, anche di santità ma l’episodio che gli diede più visibilità avvenne nel 1370 e fu la miracolosa guarigione di un ossesso.
Chiamato dai parenti dell’indemoniato, egli confessó di non avere la facoltà di guarirlo e indicó nella Croce appena donata alla Scuola di San Giovanni Evangelista dal cancelliere dei regni di Cipro e Gerusalemme, Philippe de Meziéres, l’oggetto capace di compiere il miracolo; Il Querini infatti nutriva una devozione particolare per quella Croce e, mostrandola all’indemoniato ne procuró l’immediata guarigione.
Questo miracolo impressionò la collettività per lungo tempo e venne definitivamente impresso nella memoria cittadina, nel secolo successivo, da Vittore Carpaccio nel suo “Miracolo della Croce a Rialto” (si veda dipinto e ingrandimento sotto)oggi visibile alle Gallerie dell’Accademia a Venezia.