IL MIRAGGIO DELL’UNITA’: IL FASCISMO E LA PATRIA INVENTATA.
La Patria impossibile, quella costruzione artificiale che alcuni pretendono costruita sul macello di una generazione di giovani e padri di famiglia immolati dalla stupida ferocia di un Cadorna e dei suoi macellai sui reticolati della Grande Guerra, o più tardi, nella ritirata dalla Russia, con le scarpe di cartone. E come non ricordare che sui primi alcuni specularono persino sulle loro ossa, vendute a peso, per farne concime.Le parole finali del libro di Pederoda fan riflettere, oggi che imperversa la sagra degli alpini “inconsapevoli”, a Torino.
di Bruno Pederoda
… L’ideale di Patria, fino ad allora vanamente inseguito, col fascismo fu fatto vivere per davvero, come se realmente fosse sbocciato sulle rive dell’Isonzo e del Piave. Gli italiani si erano rivelati estremamente refrattari, in passato, a coltivarlo. Occorreva non solo coltivarli, ma anche forgiarli, accoppiando alle pagine edificanti dei libri di scuola e al lirismo misticheggiante dei docenti la pratica ripetuta ed incessante, le cerimonie di culto laico, le adunate, le parate, le divise, i gagliardetti, i labari, le aquile, gli inni ispirati, le fanfare, le commemorazioni e le celebrazioni, i proclami altisonanti, i giuramenti solenni, i detti memorabili eternati sui muri delle case, la retorica vibrante, enfiata, tonitruante.
A forza di ripetere fino allo spasimo che la Patria è presente.. le giovani menti finiscono col credere sul serio all’esistenza di una Patria , nei confronti del cui simulacro i padri e i nonni avevano invece alzato freddamente e invariabilmente le spalle.
Essa era “La Gran Madre degli Eroi” quella che indica ai vivi la strada del destino, così come l’aveva segnata a coloro che, nel suo nome, erano corsi a morire a decine, a centinaia di migliaia.

Ortigara, caduti alpini.
Solo che, costruito così, era non propriamente un ideale ma solo un mito. Come Afrodite, nata dalla candida schiuma dell’onda marina, la Patria degli Italiani era emersa – incantevole – dalla vermiglia schiuma marina di un mare di sangue. Ed essi si eran trovati seduta stante, nazione e popolo, un tutto unitario ed inscindibile, secondo le premesse poste con sapiente lungimiranza da casa Savoia.
Un mito che sembra essere rimasto intatto anche dopo la caduta del fascismo e la messa al bando della casa reale, nonostante la liquidazione dell’imponente scenografia, un mito su cui c’è ancora chi candidamente giura e chi turpemente specula. Come sempre.