di Rodolfo Targon.
Molti furono i caffè famosi nell’antica Venezia, nei quali si incontravano persone nobili e benestanti, professionisti ed intellettuali. Le botteghe del caffè venivano nominate anche “botteghe da acque”. In città, nel 1683 fu aperta la prima bottega sotto le Procuratie in Piazza San Marco e dopo poco ne sorsero a centinaia.
Il primo veneziano a nominare il caffè fu Gian Francesco Morosini, negli anni in cui era Bajlo (console) a Costantinopoli. Sulla ”Relazione della Porta Ottomana” letta e descritta nel 1585 in Senato si racconta che il popolo Turco raccontava alla Signoria Veneziana che era in uso bere sovente la nera bevanda bollente, nelle botteghe o nelle strade, ricavata da semi macinati.
I Turchi affermavano che questa bevanda aveva delle qualità energetiche per cui, chi la assumeva, non sentiva necessità di dormire. Il nome deriva dall’arabo “qhahau” pronunciato alla Turca “Kalvè”. Per altri il nome deriva dalla località Etiope nominata Caffa, e in Etiopia ci sono le migliori piantagioni di caffè.
Nel 1653 fu introdotto a Venezia ed in tutta Europa, anche perché i veneziani si erano accorti che per i turchi era facile rimanere svegli durante la notte, per cui c’era il detto “noi veneziani semo svegi perché i turchi no i dorme mai”. A Venezia questo chicco venne chiamato caffè e fu diffuso dagli Arabi, trasportato nel fondaco dei Turchi, sestier de Santa Crose, e servito tramite le prime botteghe.
Nel 1720 il Caffè Florian divenne il più famoso luogo in Venezia e in tutta Italia, ubicato nelle Procuratie, davanti a Palazzo Ducale, in Piazza San Marco. Rimase per molto tempo in gestione allo Stato della Repubblica di Venezia. Il primo gestore fu Valentino Floriano Francesconi, detto il ” caffeter” il quale veniva stipendiato mensilmente dallo stato.
Il gestore denominò il locale “Caffè Venezia Trionfante”. Dopo la caduta della Repubblica, Floriano lo denominò ”Caffè Florian”. Qui si ebbe il centro della intellighentia e della cultura caffè internazionale: frequentatori dal 1700 in poi furono Giacomo Casanova, Carlo Goldoni, Carlo e Gaspare Gozzi, Lord Byron, Goethe, Moore, Parini e Silvio Pellico.
Nel 1858 il Caffè Florian venne restaurato e le decorazioni delle salette furono ispirate ai diversi cicli della vita, delle scienze, delle arti, delle stagioni e degli uomini illustri. All’interno del Caffè Florian , nella calda atmosfera delle sale lussuose ed affrescate, rimangono i ricordi dei Grandi Personaggi passati tra queste mura per godere dell’atmosfera del salotto – caffè nel salotto più bello del Mondo.
Il Caffè Florian, lo storico locale di piazza San Marco fondato il 29 dicembre 1720, compie 300 anni, ma è un compleanno amaro, è chiuso, segnato dalla crisi turistica provocata dalla pandemia.
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Una risposta
[…] è semplicemente grazie a quest’uomo se oggi possiamo andare al Caffè Florian (tanto per citare il bar più famoso di Venezia) a fare la classica colazione continentale, ma […]