IL PACIFICO IMPERO VENEZIANO ERA FONDATO SUL COMMERCIO
Dal blog “Unacuriositàvenezianapervolta” uno straordinario ritratto della potenza commerciale di Venezia nel XVmo secolo. Una talassocrazia, un aristocrazia marinara nata per reggere il proprio impero con il fine di diffondere e aumentare i suoi traffici commerciali, senza alcuna ideologia da imporre al mondo. E’ la relazione che il Doge Tommaso Mocenigo lesse con orgoglio al Maggior Consiglio. Straordinario pezzo. Un grazie di cuore all’amico Orlando Dall’Anese che me lo ha segnalato. Lo pubbicherò un poco alla volta nella sua interezza.
E’ di sicuro sorprendente, e quasi commovente rileggere la famosa relazione sullo Stato della Repubblica che il Doge Tommaso Mocenigo lesse nel 1421 in Maggior Consiglio: “… ogni settimana vengono da Milano ducati 17.000 – 18.000, cioè in un anno ducati 900.000 entrano in questa città, e introduciamo nel ducato di Milano merci per 1.610.000 ducati d’oro all’anno…di là vengono 90.000 pezze di panni l’anno, che valgon ducati 900.000 …assai si vantaggia pure coi Sali, la cui tratta è cagione di far navigare tante navi in Soria, tante Galee in Romania, tante in Catalogna, tante in Fiandra, in Cipro, in Sicilia e in altre parti del mondo per modo che Venezia riceve, tra provigioni e noli, 2 ½ – 3 %; sensali, tintori, noli di navi e galere, pesatori, imballatori, barche, marinai, galeotti e messeterie (mediatori) procacciano altri 600.000 ducati ai nostri di Venezia senz’alcuna spesa e ne vivono migliaia di persone grassamente…Verona compra ogni anno 200 pezze di broccato d’oro, d’argento e di seta; Vicenza 120, Padova 200, Treviso 120, il Friuli 50, Feltre e Cividal di Belluno 12; carichi 400 di pepe; fardi 120 di cannella; zenzeri di tutte sorta molte migliaia e altre spezie assai; migliaia 100 di zuccari, 200 pani di cera …
Per la pace la nostra città manda 10 milioni di capitale ogni anno pel mondo con navi e galee, per modo che guadagnano tra mettere e trarre: 4 milioni … Abbiamo navigli 3000, d’anfore da 10 tonnellate fino a 200, con marinai 19.000, navi 300, che portano uomini 8.000; fra galere grosse e sottili ogni anno 45, con marinai 11.000, abbiamo 16.000 marangoni… avete 8 capitani da governar 60 galere e più, e così le navi: avete tra balestrieri, gentiluomini che sarebbero sufficienti padroni di galere e navi, e saprebole guidare, avete 100 uomini usi a governar armate, pratici per togliere un’impresa; e compagni assai per 100 galere, periti e savj, galeotti assai per 100 galere…….La nostra Zecca batte ogni anno ducati d’oro 1 milione e d’argento 200.000 tra grossetti e mezzanini e soldi 800.000 all’anno …I Fiorentini mandano ogni anno panni 16.000 finissimi, fini e mezzani in questa terra; e noi li mandiamo nell’Apulia pel reame di Sicilia, per la Barberia; in Soria, in Cipro, in Rodi, per l’Egitto, per la Romania; in Candia per la Morea, per l’Istria….Ed ogni settimana i fiorentini conducono qui 7000 ducati, cioè 364.000 all’anno per comprar lane francesi, catalane, cremisi e grana, sete, oro, argento, filati, cere, zuccheri e gjoie, con beneficio della nostra terra ….”
In sintesi: il Doge Mocenigo disse che Venezia aveva 38.000 Marinai impegnati su 3.345 navi … che più che spesso partivano per il Mediterraneo e l’Atlantico in flottiglia o Mude di 3-4 navi-Gallee impiegando 600-800 uomini d’equipaggio in tutto.