LA CACCIA NEL VENEZIANO, UN’ATTIVITA’ CHE MANTENEVA IN FORMA
di Millo Bozzolan
LA CACCIA A VENEZIA NEL 1200. ill. Vittor Carpaccio, scene di caccia in laguna.
La caccia viene incoraggiata perché mantiene il fisico agile e vigoroso. Daltronde il territorio intorno offriva di tutto:
i lupi si trovavano a Fusina (oggi pare impossibile), e se c’erano loro, anche i cinghiali abbondavano. Ma alla Badia di Sant’Ilario i più coraggiosi potevano imbattersi addirittura nell’orso. L’uccellagione era abbondante ovunque ma sembra che a Jesolo fossero numerosi i fagiani e le pernici, mentre i falconi erano nell’isola di Falconera e in quella di Saccagnana, assieme alle anitre, folaghe, trampolieri e chiurli. però delle ultime due specie si limitò in seguito il prelievo. Oltre alla balestra e all’arco, usavano allora le cerbottane, soffiando palline di terracotta si colpivano i piccoli volatili.
sunto da Giovanni Distefano “Atlante storico della Serenissima”