LA CASA PADRONALE VENETA AD ODERZO TRA IL III E II SECOLO a.C.
Di Millo Bozzolan
L’esempio più conservato si trova in Via delle Grazie e l’edificio si affaccia direttamente su una strada costruita con gettate alterne di ghiaia fine e grossa, larga 7 metri. La casa si articola intorno a un cortile dotato di un pozzo e di una vasca per la raccolta delle piogge, secondo un modello diffuso in ambito italico. Ambienti scoperti e coperti si alternano sul alto ovest, un vestibolo introduce in una stanza con un grande focolare. Il pavimento negli angoli scoperti è in ciotoli, in terra battuta negli altri locali…
La ricchezza di tale abitazione e lasua destinazione non solo abitativa ma anche commerciale sono ribadite dalla quantità e qualità dei reperti di importazione rinvenuti: un “aes rude” (lingotto di metallo grezzo, credo) segno di tesaurizzazione del metallo, una dracma leponzia, un pendaglio antropomorfo in bronzo e uno a forma di cuore, in osso, una placchetta di ambra, frammenti di ceramica antica e di ceramica daunia, uno dei pochi presenti nel Veneto.
Giovanna Gambacurta
Da “i Veneti dei bei cavalli”