LA COSTITUZIONE VENETA DIFFIDENTE VERSO CHI GOVERNA
Trovo ben riassunto in queste righe lo spirito e l’atteggiamento verso il potere dei “costituenti” veneziani, ben diverso, se non opposto, da quello dei legislatori odierni.
“La costituzione veneziana è basata su un principio molto semplice e saggio: la diffidenza verso coloro che esercitavano il potere, un principio definito come “sospetto istituzionale” per cui le persone al potere sono continuamente controllate e regolarmente sostituite. Da ciò derivano tre regole fondamentali per la gestione dello stato:
- La brevità delle cariche, cioè la rotazione delle persone in tutte le magistrature, con mandati per periodi molto limitati, un anno, due anni al massimo, quindi l’obbligo di lasciare il potere per lo stesso periodo di tempo, o per un periodo più lungo, in contumacia (frammentazione del potere nel tempo);
- La collegialità, quindi impersonalità del potere (frammentazione del potere tra più persone);
- Pluralità degli organi dello stato che si controllano a vicenda, il che ricorda il principio che gli americani definiscono checks and balances ( frammentazione del potere tra gli organi).
Tratto da “Atlante storico della Serenissima” di Giovanni Distefano.